Putin considerò che la qualificazione di eccellente è la più adeguata per le operazioni efficienti dei militari russi in suolo siriano, dove hanno eliminato le forze meglio preparate ed equipaggiate del movimento terroristico Isis.
Le azioni dei nostri combattenti hanno aperto, inoltre, la strada verso un processo politico nel paese levantino, emerse il mandatario russo, che ha affermato che il paese non dimenticherà mai i militari caduti ed il loro eroismo. Creiamo le condizioni per aiutare le loro famiglie, ha concluso.
Il ministro russo della Difesa, Serguei Shoigu, ha affermato che, con l’appoggio delle operazioni dell’esercito russo in Siria, sono state liberate 1024 località, mentre le navi ed i sottomarini russi hanno lanciato un centinaio di attacchi contro i terroristi.
I nostri sminatori hanno ripulito più di 6000 ettari pieni di mine dei terroristi, compresi 17 mila edifici ed altre installazioni, ed hanno distrutto 105000 artefatti esplosivi, ha sottolineato.
La maggioranza delle azioni di pulizia delle mine sono state coordinate dal Centro Russo di Riconciliazione, creato in gennaio di questo anno, che ha anche organizzato l’uscita pacifica di membri dei gruppi armati di città come Aleppo e Deir-ezZor, nella provincia siriana con lo stesso nome.
La settimana scorsa, Putin ha ordinato l’uscita dalla Siria di gran parte dell’esercito russo, benché chiarisse che in questo paese si mantiene la base aerea di Jmeimim, nella provincia di Latakia, ed il porto di Tartus che si amplierà come base navale russa nel mare Mediterraneo.
Ig/to