Secondo Nabil Abu Rudeineh, portavoce presidenziale, “Gerusalemme ed i suoi luoghi sacri non sono in vendita, né con l’oro né per miliardi”.
La pace ed i veri negoziati devono basarsi sulla legittimità araba ed internazionale e sull’Iniziativa di Pace Araba che porti alla costituzione dello Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale, ha sottolineato il portavoce.
Se gli Stati Uniti hanno certe preoccupazioni sui loro interessi in Medio Oriente, dovrebbero rispettare i principi e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, altrimenti Washington spingerà la regione nel baratro, ha aggiunto Abu Rudenieh.
Il governo statunitense ha annunciato martedì che taglierà i fondi ai palestinesi ed all’Ufficio delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Profughi Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), come mezzo di pressione per riprendere i dialoghi di pace con Israele.
Ramallah si è ritirata dai negoziati sulla questione dopo il riconoscimento statunitense, contrariamente al diritto internazionale, di Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele.
Ig/omr/mv