In quell’incontro nella Casa Bianca, Trump si è chiesto perché il suo governo dovrebbe accettare gente di quelli che qualificò come “paesi di merda” ed ha suggerito che si aprissero le porte a cittadini di nazioni come Norvegia.
“Insultando i paesi africani, Salvador ed Haiti, Trump insulta tutto il mondo e dimostra che il suo linguaggio e le sue politiche sono inquinate dal razzismo, fascismo, superbia ed ignoranza del capitalismo”, ha scritto il capo di Stato boliviano nel suo account di Twitter @evoespueblo.
Evo Morales ha detto che “la storia ha dimostrato che quelli che offendono così, finiscono per rimangiarsi le loro parole”.
Attraverso questa rete sociale, il presidente boliviano ha criticato le politiche anti-immigranti di Trump e la sua decisione di costruire un muro alla frontiera col Messico per frenare il flusso dei clandestini.
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