“Questi terroristi che erano fortemente equipaggiati con armamento di alto calibro, hanno aperto il fuoco contro i funzionari incaricati della loro cattura ed hanno cercato di fare detonare un veicolo carico di esplosivi”, ha indicato in un comunicato il Ministero di Relazioni Interne, Giustizia e Pace.
Il confronto ha lasciato un saldo di due agenti della Polizia Nazionale Bolivariana deceduti e cinque feriti gravi; oltre a vari terroristi morti e cinque detenuti, assicura la nota ufficiale.
Il Ministero di Relazioni Interne ha segnalato che il gruppo terroristico pretendeva far esplodere un’autobomba in luoghi pubblici e lo sviluppo di altri atti terroristici, che avevano annunciato nelle reti sociali e nei mezzi di comunicazione privati, da integranti di questa banda.
Dettaglia anche che i militari sono stati attaccati dai terroristi quando si negoziavano le condizioni della resa e che i membri della cellula violenta hanno fatto una resistenza armata.
Ha ricordato che questo gruppo criminale è responsabile, dopo aver rubato un elicottero ufficiale, dell’attacco con artefatti esplosivi e spari contro le sedi della stessa istituzione e della Corte Suprema di Giustizia il 27 giugno 2017.
Queste azioni hanno messo in grave rischio la vita di persone innocenti, perfino quella di bambini dell’asilo infantile che si trova nella sede della massima istanza giudiziale, ha ricordato il testo divulgato dalla stampa nazionale.
Inoltre, hanno attaccato il distaccamento della Guardia Nazionale situato in San Pedro de los Altos, popolazione dello stato Miranda, in dicembre del 2017, da dove hanno sottratto armi da guerra per essere utilizzate in atti contro la pace del popolo del Venezuela.
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