Così l’hanno annunciato in una dichiarazione ufficiale i membri di questo gruppo nel loro account di Twitter.
Come hanno ricordato, dopo aver vinto le elezioni presidenziali dell’aprile del 2017, era essenziale democratizzare “Alleanza Paese”, rafforzare la sua organizzazione, promuovere nuovi leader e riconoscerne altri.
“Era tempo di separare la pula dal grano e tornare alle nostre radici, rafforzare ideologicamente quella volontà di cambiamento espressa nelle urne e consolidare democraticamente un Movimento di Movimenti”, hanno affermato.
Hanno anche sottolineato che milioni di ecuadoriani sono commossi, confusi e li considerano sia governo che opposizione.
“La confusione è maggiore, perché stiamo assistendo ad una congiura mediatica senza precedenti, che ha consentito alla destra ed all’opposizione nazionale ed internazionale, con l’odio e la mala fede, confondere la corruzione – che tutti respingiamo e combattiamo – con la Rivoluzione Cittadina, tutto quanto per screditare i cambiamenti ed i progressi raggiunti”, hanno avvertito.
“Difronte a questa realtà sfortunata, noi che abbiamo fondato ‘Nueva Ciudad’ e ‘Nuevo Pais’, abbiamo deciso di recuperare i nostri principi guida e moltiplicare gli spazi per il dibattito cittadino”, hanno affermato.
La determinazione di “Nuevo Pais” si unisce alla separazione in massa degli ex-dirigenti e dei membri del gruppo governativo dalle file di “Alleanza Paese”, tra cui l’ex mandatario Rafael Correa, l’ex presidente del movimento Ricardo Patiño e l’ex segretaria esecutiva Gabriela Rivadeneira.
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