Così l’ha confermato il senatore del Partito dei Lavoratori (PT) Humberto Costa che andrà a Bruxelles il giorno 26 insieme alla sua collega e presidentessa nazionale di quell’organizzazione, Gleisi Hoffmann, ed all’ex ministro di Relazioni Estere, ambasciatore Celso Amorim.
Il leader dell’opposizione nel Senato Federale ha enfatizzato che denunceranno “in tutti i forum internazionali possibili” la persecuzione promossa contro Lula per ostacolare la sua candidatura nelle elezioni presidenziali del prossimo ottobre e la rottura dell’ordine democratico in Brasile “provocata da un processo assolutamente corrotto”.
Secondo Costa, la persecuzione politico-giudiziale e mediatica lanciata contro il fondatore del PT è il risultato di una trama sordida ordita da una parte significativa dell’imprenditorialità, specialmente finanziaria ed internazionale, e da quelli che dovrebbero avere come principale responsabilità quella di cercare la verità ed assicurargli una sentenza giusta.
Durante il suo soggiorno in Europa che si prolungherà fino al 2 marzo, la delegazione del PT sosterrà incontri con dirigenti della Confederazione Sindacale Internazionale e con la Fondazione Friedrich Ebert, legata al Partito Sociale Democratico Tedesco, ha anticipato il quotidiano digitale Brasil 247.
Il 24 gennaio scorso, il Tribunale Regionale Federale della Quarta Regione (TRF-4) ha confermato all’unanimità ed ha aumentato a 12 anni ed un mese di carcere la condanna imposta dal giudice federale Sergio Moro all’ex mandatario brasiliano per i presunti delitti di corruzione passiva e riciclaggio di denaro sporco.
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