In una conferenza stampa con i media nazionali ed internazionali, che si è svolta nel Palazzo Miraflores (sede del governo), il mandatario ha esibito una lettera di invito che ha ricevuto dal governo peruviano per partecipare all’incontro.
Contrastando i consigli dei governi di destra, che non lo vorrebbero nel suddetto vertice, Maduro ha ribadito la sua presenza nel corso della riunione governativa ed ha affermato che sarà il momento giusto per difendere la verità e la sovranità del suo paese.
Ha denunciato che dopo l’arrivo della destra in alcuni governi latinoamericani, è stata imposta un’intolleranza ideologica ed ha considerato che l’America Latina è diversa, “la destra deve imparare a coesistere nella diversità politica”.
Per quanto riguarda la minaccia statunitense di applicare alla nazione sudamericana un bloqueo sul petrolio, il capo dello Stato ha assicurato che ci sono altri mercati in cui Venezuela può commercializzare il suo petrolio e prodotti derivati.
“L’embargo petrolifero annunciato dalla stampa statunitense è una misura illegale dinanzi al diritto internazionale. Sarebbe uno dei più grandi errori della politica internazionale che il presidente Trump commetterebbe”, ha sottolineato.
Ha anche anticipato una vittoria schiacciante nelle elezioni presidenziali del 22 aprile, per le quali ha ricordato un’altra volta l’apertura dei seggi elettorali all’estero, per esempio nel consolato della città statunitense di Miami, che consente la partecipazione nella nuova festa democratica dei venezuelani che vivono fuori dal loro paese.
Allo stesso modo, ha esortato l’opposizione a partecipare nelle prossime elezioni, ed anche ha criticato la mancanza di decisione dei suoi rivali nel seguire i disegni e le proposte di Washington con l’obiettivo di guidare il paese.
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