Lo sfruttamento dell’oro, ampie prospettive nella provincia cubana di Camagüey

L’istituzione con sede nella più grande regione del paese con 16000 chilometri quadrati, ora ha ampie prospettive di sfruttamento dei minerali metallici ricchi nell’argento e nell’oro, ad oltre le acque minerali medicinali, in particolare nella geografia delle province de Ciego di Àvila, Camagüey e Las Tunas.

Dopo il progetto promosso dal 2011 in collaborazione con l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America nel ‘Golden Hill’, Jobabo, nella provincia de Las Tunas, l’istituzione cubana perfeziona le azioni della ricerca geologica, dello sfruttamento, del  trattamento, del trasporto e della commercializzazione dei minerali di questo genere.
Le attività richiedono attrezzature ad alta tecnologia per le indagini sul campo e di laboratorio, la perforazione e lo sfruttamento dei giacimenti minerali, ha dichiarato alla stampa locale, Ofelia Pèrez, presidentessa della Società Cubana di Geologia a Camagüey.

Tuttavia, il bloqueo statunitense contro Cuba rende impossibile investire di più nei giacimenti, che soltanto nel caso del ´Golden Hill´ gli specialisti prevedono un decennio di sfruttamento.

Nel proprio caso del ´Golden Hill,´ i ricercatori stimano per il 2018 estrarre circa 111 chilogrammi di oro, risultato dello stesso sfruttamento aurifero cubano estendendosi da Mantua ad ovest fino El Cobre, nella provincia orientale Santiago di Cuba.
Sebbene l’azienda ´Geominera Camagüey´ non appartenga al gruppo avanzato globale nell’esportazione e nella commercializzazione dell’oro, i giacimenti permetteranno di trarre profitti a Cuba in un momento in cui l’oncia troy viene quotata sul mercato internazionale circa 1300 dollari statunitensi.

I settori chiavi beneficiati dallo sfruttamento dell’oro sono le industrie elettriche e del vetro, così come l’aeronautica e l’informatica.
 
omr/famf