giovedì 5 Dicembre 2024
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Respingono in Perù esclusione del Venezuela dal Vertice delle Americhe

Il Movimento Nuovo Perù (MNP) ha criticato l'OSA per voler escludere Venezuela dal VIII Vertice delle Americhe in Perù e le minacce di intervento degli Stati Uniti in questo paese. 

 
Tale posizione è stata comunicata ieri a Lima a Luis Almagro, segretario generale dell’OSA, in una riunione sollecitata su questo tema, ha rivelato a Prensa Latina, il segretario generale del MNP, Alvaro Campana.

Nell’appuntamento hanno partecipato Campana ed il parlamentare del MNP Alberto Quintanilla, che hanno segnalato ad Almagro che Venezuela non deve essere escluso dell’appuntamento come pretende il governo peruviano, contro la tradizione diplomatica di questa nazione. 
 
Ambedue hanno affermato che il presidente Pedro Pablo Kuczynski usa politicamente il Vertice per deviare l’attenzione dai problemi nazionali, come dalla sua possibile destituzione parlamentare per indizi di corruzione. 
 
“Solo così si spiega la posizione del Ministero di Relazioni Estere che nega l’entrata al presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, contravvenendo l’articolo 132 della propria carta dell’OSA e rompendo la tradizione di rispetto alla sovranità latinoamericana che caratterizza la nostra cancelleria”, ha aggiunto. 
 
Secondo Campana, il MNP ha affermato che il Vertice, previsto per aprile, deve propiziare invece il dialogo sulla situazione in questo paese ed in altri come Honduras, Messico e Colombia, dove tutti i giorni si assassinano leader sociali e la popolazione soffre la violenza ufficiale e la mancanza di rispetto dei suoi diritti. 
 
Almagro ha affermato che il ritiro dell’invito a Maduro è stata una decisione del governo peruviano, benché i critici della misura annotino che Almagro ha visitato Lima pochi giorni fa, ha avuto un incontro con Kuczynski ed il cancelliere Cayetana Aljovin, e sicuramente hanno parlato del Venezuela. 
 
Nell’intervista, il MNP ha fissato la sua posizione sul citato Vertice e “respingiamo il Gruppo di Lima per il suo carattere parziale e perché reclama per Venezuela un’uscita interventista che solo approfondirà la violenza ed i patimenti del popolo venezuelano”. 
 
Dopo la riunione con Almagro, il MNP ha emesso un comunicato nel quale espone che “la soluzione alla crisi in Venezuela compete ai venezuelani ed ogni apporto della comunità internazionale deve essere per un’uscita democratica e di pace che avvicini le parti in conflitto e non esacerbi il confronto”. 
 
“Il Movimento Nuovo Perù si riafferma nella difesa del dialogo e nel rifiuto ad ogni minaccia interventista politica o militare da parte degli Stati Uniti”, aggrega la dichiarazione. 
 
I dirigenti peruviani, secondo Campana, hanno riaffermato la loro posizione in difesa dei diritti umani, della democrazia e del diritto dei popoli ad autodeterminarsi e scegliere la loro propria strada per ottenere la pace. 
 
Inoltre, hanno manifestato la loro preoccupazione per il fatto che il Vertice delle Americhe si realizzi in Perù, perché il governo anfitrione non ha legittimità per parlare di corruzione. 
 
Per il MNP, “sarà un controsenso che un presidente incluso in gravi fatti di corruzione sia anfitrione di un Vertice destinato ad esporre proposte per affermare la governabilità democratica contro questo problema”. 
 
 
Manuel Robles Sosa, corrispondente di Prensa Latina in Perù

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