“Con profondo dolore davanti al decesso della compagna Isabel Moya, esprimiamo le nostre condoglianze, estensive ai suoi parenti ed amici”, ha affermato il presidente della Felap, Juan Carlos Camaño, in un messaggio inviato alla direzione dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (Upec).
Il massimo dirigente dell’organizzazione emisferica ha descritto Moya come una straordinaria professionista, esempio di solidarietà e di impegno irriducibile nella lotta per una società ed un mondo migliori.
“Quelli che abbiamo avuto l’opportunità e la soddisfazione di condividere con Isabelita Moya ambiti di abilitazione e dibattiti abbiamo goduto delle sue conoscenze e della sua qualità umana”, ha sottolineato Camaño.
Moya che è morta a 56 anni di età, era insegnante Titolare assistente della Facoltà di Comunicazione dell’Università de L’Avana ed integrava il Comitato Accademico del Master in Genere della Cattedra della Donna di questa casa di alti studi.
Dottoressa in Scienze della Comunicazione, la professionista ha presieduto la Cattedra di Genere e Comunicazione dell’Istituto Internazionale di Giornalismo Josè Martì, oltre a coordinare il Diplomato Internazionale di Genere e Comunicazione.
Per la sua contribuzione alla Scienza della Comunicazione, dalla ricerca e dalla docenza, ed il suo esercizio del Giornalismo, le è stato concesso il Premio alla Dignità dell’Unione dei Giornalisti di Cuba nel 2016 ed il Premio Nazionale di Giornalismo Josè Martì per l’opera della vita nel 2017.
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