Il Consiglio Politico Nazionale della Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune (FARC) ha comunicato tutto ciò in una conferenza stampa in questa capitale con la presenza di Ivan Marquez, Imelda Daza, Carlos Antonio Lozada e Pablo Catatumbo, tra gli altri dirigenti.
“Dettagli ampiamente conosciuti dall’opinione pubblica sul processo di recupero del nostro candidato Londoño, dopo la chirurgia di ieri, unite già ai successi della contesa elettorale, ci hanno portato a declinare la nostra aspirazione presidenziale”, ha sottolineato il FARC.
In dichiarazioni fatte alla stampa, gli ex combattenti hanno dichiarato la loro disposizione al dialogo con tutti i settori politici al fine di tendere ponti per fare realtà la prospettiva di una gran convergenza nazionale in favore della pace e della riconciliazione.
Hanno invitato, inoltre, i colombiani a votare la prossima domenica per le liste chiuse del FARC al Senato ed alla Camera dei Rappresentanti.
“Gli attivisti del partito conteranno nel Congresso della Repubblica su un gruppo forte che lavorerà senza riposo per i propositi della pace democratica con giustizia sociale”, hanno enfatizzato.
La direzione del FARC ha spiegato che come partito hanno deciso partecipare al processo elettorale per compiere con i compromessi stabiliti nell’Accordo di Pace concordato a L’Avana.
Hanno riferito come un serio ostacolo per l’esercizio politico l’assenza di finanziamento, quella che si è generata pochi giorni fa, con restrizioni da parte della Banca Agraria che, ha denunciato il FARC, esercita una funzione illegale di auditing preventivo e di amministrazione esterna delle sue risorse.
In relazione con la campagna presidenziale hanno ricordato come si sono visti obbligati ad una sospensione temporanea della stessa per l’assenza di garanzie e, particolarmente, per gli attacchi di cui è stato oggetto Timochenko come candidato alla presidenza.
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