Mujica è arrivato per accompagnare Luiz Inacio Lula da Silva nell’inizio della quarta tappa del progetto “Lula per il Brasile”, che si estenderà fino al prossimo 28 marzo e percorrerà tre stati del sud brasiliano: Rio Grande do Sul, Paranà e Santa Catarina.
In un dialogo pubblico nel quale hanno anche preso parte la deposta mandataria costituzionale Dilma Rousseff e l’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, Mujica ha sottolineato che anche la sinistra commette errori e si sbaglia, e “non vogliamo imparare che le sconfitte sono figlie delle sue divisioni”.
La sinistra si è dedicata a lottare molto internamente, più che affrontare la destra, ha affermato l’ex governante uruguaiano ed ha sottolineato che se le forze progressiste lottano per l’uguaglianza, hanno il dovere di vivere come vive la maggioranza del popolo e non come la minoranza privilegiata.
I partiti di sinistra -ha segnalato – sono obbligati a controllare enormemente la condotta e la vita della gente che li rappresenta.
Lula, da parte sua, ha commentato che mai prima come tra gli anni 2000 e 2014 è esistita tanta politica sociale in America Latina. Abbiamo visto avanzare il continente in forma straordinaria ed inoltre crediamo in un modo di fare politica che ha cominciato ad infastidire gli Stati Uniti.
Ha anche detto che, secondo lui, la gran novità del XXI secolo sono i golpe di nuovo tipo che si sviluppano attraverso un’azione giudiziale, criminalizzano le persone, trasformano le verità in bugie con l’appoggio dei mass media e distruggono il Potere Legislativo togliendo, senza ragione, presidenti legittimamente eletti.
In Brasile, ha detto, abbiamo oggi un golpista nel potere (Michel Temer) che sta soddisfacendo tutte le esigenze del mercato finanziario. Le conquiste raggiunte durante più di una decade sono state distrutte, c’è inoltre un accelerato processo di privatizzazione e di smantellamento delle banche pubbliche, ha denunciato.
Da parte sua, Dilma Rousseff ha affermato che il golpe parlamentare-giudiziale di cui è stata vittima nel 2016 è un errore politico e riferendosi ai prossimi suffragi, ha commentato che dal momento che la destra non ha un candidato ha creato un mostro: Jair Bolsonaro.
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