venerdì 26 Luglio 2024
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In Venezuela criticano il governo fallito del Perù

Caracas, 22 mar (Prensa Latina) Il primo vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Diosdado Cabello, reiterò che lo scandalo che oggi circonda Perù, il cui presidente Pedro Pablo Kuczynski ha dovuto rinunciare, è la conseguenza di mettere gli imprenditori a dirigere un paese. 

 
Nel programma “Con el Mazo Dando”, del quale è anfitrione, Cabello ha ricordato che l’ex mandatario peruviano, investigato per corruzione, dirigeva l’auto-denominato Gruppo di Lima, particolarmente critico ed aggressivo con la democrazia venezuelana ed il governo democraticamente eletto del capo di Stato, Nicolas Maduro. 
 
Ha anche ricordato che Kuczysnki è stato uno dei governanti della regione che ha appoggiato le richieste dell’estrema destra venezuelana di aumentare le sanzioni contro la Patria del Libertador Simon Bolivar, ed appoggiava un intervento straniero per abbattere la Rivoluzione Bolivariana. 
 
Ha segnalato che il mandatario peruviano potrebbe cercare rifugio negli Stati Uniti per evadere le accuse di corruzione che le sono imputate nel suo paese, come l’ha fatto il suo predecessore Alejandro Toledo, presidente tra il 2001 ed il 2006 in Perù e sospettato di essere vincolato con lo scandalo dell’azienda brasiliana Odebrecht. 
 
D’altra parte, ha sottolineato la possibilità di azioni violente promosse dalla fazione oppositrice, che scommette sull’astensione nelle elezioni del 20 maggio in Venezuela, data la sua assenza di una proposta credibile da presentare al paese nei prossimi suffragi. 
 
Inoltre, il dirigente socialista ha anche affermato che il carnet del PSUV permetterà di elevare la capacità organizzativa del suo partito, specialmente per frenare qualsiasi tentativo dell’opposizione di destabilizzare il paese attraverso la violenza. 
 
Ig/lrd 

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