L’attacco avrebbe come proposito diminuire i voti dei ministri del Supremo Tribunale Federale (STF) a favore di Lula, che ieri hanno approvato per maggioranza l’ammissibilità dell’habeas corpus di Lula; l’attacco spera di assicurare che Lula sia carcerato e messo a tacere nel 2018, ha affermato l’analista politico Paulo Moreira Leite.
Anche se è solo una decisione provvisoria, perché la sentenza di merito avrà luogo il 4 aprile prossimo, l’impatto positivo del risultato di ieri per le garanzie democratiche e la democrazia brasiliana è innegabile, con influenza sul destino di buona parte della mappa politica del 2018, ha affermato.
L’editorialista del quotidiano digitale Brasil 247 ha detto, inoltre, che la votazione di 7-4 ha dimostrato “una posizione differenziata del STF in relazione a Lula”, quando si confronta con l’unanimità contro l’ex dignitario esibita sia per il Tribunale Regionale Federale della Quarta Regione (TRF-4), come per il Superiore Tribunale di Giustizia (STJ).
Il processo contro Lula -ha enfatizzato – suscita critiche della comunità giuridica nazionale e straniera, inoltre, produce una strana unanimità in settori del Potere Giudiziale brasiliano. Questa unanimità evidenzia il carattere totalitario di questo Potere in questi tempi eccezionali e di autoritarismo mediatico-giudiziale, ha concluso.
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