Come ha detto il rappresentante permanente della Russia, presso l’ONU, Vassily Nebenzia, tale progetto è un tentativo di stabilire uno strumento che riproduce gli stessi errori del suo antecedente, il Meccanismo di Investigazione Congiunta (JIM), che si era trasformato in una marionetta delle forze contrarie a Damasco.
Inoltre, Washington patrocina apparentemente per lo sviluppo di un meccanismo di investigazione, ma ha già stabilito chi è il colpevole e responsabilizza il governo siriano, ha denunciato il diplomatico.
In questo modo, gli Stati Uniti cercano di confondere la comunità internazionale e fanno un passo verso il confronto di sottomettere a votazione un progetto che sapevano non contava sull’appoggio unanime del Consiglio di Sicurezza, ha analizzato.
“Usiamo il veto per proteggere il diritto internazionale e la pace”, ha affermato l’ambasciatore russo ed ha sottolineato le intenzioni di Washington di compiere azioni unilaterali, al margine di qualsiasi decisione del Consiglio di Sicurezza.
Gli Stati Uniti utilizzano questa risoluzione come un pretesto ed hanno minacciato che se l’organo di 15 membri non l’adotta, agiranno di conseguenza, in forma unilaterale, fatto che sarebbe illegale ed una forte violazione al diritto internazionale, ha spiegato.
Se Russia è in Siria, è perché il governo di Damasco ci ha invitato a lottare al suo fianco contro il terrorismo, come stabilisce la Carta dell’ONU, ha concluso il diplomatico russo.
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