Dopo ricevere l’assistente speciale del ministro degli Esteri dell’Iran per i Temi Politici, Hussein Jabri Ansari, il governante ha assicurato che Siria proseguirà la guerra contro questo flagello fino a recuperare tutto il territorio nazionale.
Durante l’incontro, il mandatario ha ricordato che i paesi aggressori e le loro marionette appoggiano i gruppi estremisti dall’inizio del conflitto armato in questo Stato del Medio Oriente, in marzo del 2011.
Secondo un comunicato ufficiale diffuso qui, Ansari ha informato il capo di Stato siriano sugli sforzi del paese persiano a livello politico per contribuire al termine del conflitto armato in questo territorio levantino.
Ha insistito in che l’aggressione militare lanciata dagli Stati Uniti, Regno Unito e Francia contro obiettivi siriani il 14 aprile ha avuto come motivo i trionfi recenti dell’Esercito siriano nel combattimento contro gruppi radicali.
Ha segnalato inoltre che questi Stati occidentali temono che le vittorie delle forze governative e dei loro alleati si estendano ad altre zone.
L’attacco militare del 14 aprile ha avuto luogo quando la regione della Ghouta Orientale, all’est di Damasco, è stata liberata dalle bande terroriste radicali dall’Esercito siriano e dalle forze popolari.
D’accordo col documento, in questo contesto dell’appuntamento, il cancelliere siriano, Walid al-Moallem, ha abbordato col visitatore del paese persiano, tra gli altri temi, i vincoli strategici tra Siria ed Iran, e gli sforzi bilaterali per mettere fine al terrorismo.
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