La Rivoluzione “continua decisa ad elevare sempre di più la qualità di vita, il benessere e la giustizia sociale per tutto il nostro paese, concretizzando tutti i diritti umani”, ha affermato il ministro di Relazioni Estere, Bruno Rodriguez, presentando la relazione nazionale presso questo meccanismo del Consiglio dei diritti umani.
Per la terza volta (dopo il 2009 ed il 2013) la nazione ha dimostrato l’intenso lavoro realizzato in vista di garantire la promozione e la protezione dei diritti umani, che ha portato agli sviluppi constatati nell’ultimo lustro.
Durante la presentazione, il cancelliere ha sostenuto che la volontà del paese è perfezionare il suo modello di sviluppo per “costruire una nazione sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile, per mezzo del rinvigorimento dell’istituzionalità del nostro sistema politico, di carattere genuinamente partecipativo, con pieno appoggio popolare”.
La conferenza di Cuba ha generato alte aspettative nella sede dell’ONU a Ginevra, dove rappresentanti di 143 paesi hanno chiesto la parola per realizzare più di 300 consigli, un numero record di interventi nella storia degli EPU.
Nelle dichiarazioni i punti più importanti sono state le espressioni di riconoscimento ed ammirazione per gli sviluppi ottenuti dalla nazione caraibica in questioni come i diritti dell’infanzia, l’uguaglianza di genere, l’accesso gratuito alla salute e l’educazione.
Senegal, Serbia, Zimbabwe ed Ecuador hanno sottolineato i progetti spinti a favore dei bambini e degli adolescenti nell’isola caraibica ed hanno appoggiato i piani inclusivi del governo diretti a persone con handicap.
Altri paesi si sono congratulati con la nazione antillana per portare all’estero le sue esperienze nell’alfabetizzazione, aiutando così a liberare dall’analfabetismo milioni di persone nel mondo.
Da parte sua, Venezuela ha sottolineato il modello democratico vigente nel paese caraibico ed il suo compromesso coi diritti umani ed ha sollecitato che si mantengano gli sforzi in questo senso.
Inoltre, governi africani come Gabon e Ghana hanno risaltato la cooperazione e la solidarietà di Cuba con altre nazioni in via di sviluppo, collaborazione che è ampia nei settori della salute e dell’educazione.
Il ministro cubano ha ringraziato per tutte le raccomandazioni formulate sulla base del rispetto dei principi di sovranità e non ingerenza nei temi interni, ed ha respinto i tentativi di manipolazione.
Ha qualificato come “deplorevole che alcuni paesi continuino manipolando la questione dei diritti umani per fini politici, per continuare a giustificare il bloqueo contro il nostro paese”, in riferimento implicito agli Stati Uniti.
Secondo la sua dichiarazione, “non hanno nessuna autorità morale ed al contrario, sono autori di ampie, ben documentate ed impuni violazioni dei diritti umani”.
Rodriguez ha criticato che attentino contro gli obiettivi dell’EPU ed insistono nella selettività, la doppia morale e la politicizzazione dei diritti umani.
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