Un portavoce del Comando Generale dell’Esercito e delle Forze Armate ha comunicato attraverso la televisione locale che tale successo si è raggiunto dopo che gruppi estremisti sono stati obbligati a deporre le loro armi pesanti e medie.
Secondo la fonte, i radicali hanno consegnato inoltre alle forze governative carri armati da guerra, veicoli Shelka e BMP, lanciamissili, mortai e mitragliatrici di diverso calibro.
Ha indicato che con la liberazione del nord di Homs e del sud di Hama da organizzazioni terroriste, si vincoleranno diverse regioni della zona centrale del paese e di altre province siriane, attraverso le strade finalmente libere.
Ha risaltato che con l’evacuazione dei radicali da entrambi i territori si può riaprire l’autostrada internazionale Homs-Hama, che allaccia il sud siriano col centro e con il nord di questo territorio arabo.
Riferendosi ai prossimi compiti delle autorità competenti, il comandante della polizia nella provincia di Homs, maggiore generale Khaled Al-Hilal, ha affermato che il prossimo passo sarà amnistiare gli estremisti che si sono arresi all’Esercito e riannodare i lavori delle istituzioni statali.
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