Washington desidera trasformare l’OPAQ in un organo sotto il suo controllo ed un suo strumento di pressione politica su Siria, ha indicato il Mindef, che ha considerato questi passi come l’obiettivo finale delle riferite pressioni nordamericane.
I responsabili degli attacchi con missili contro la nazione levantina cercano ora di obbligare l’OPAQ affinché annunci qualunque tipo di accusa contro Damasco, sottolinea il ministero russo.
Più tardi, il compito delle potenze occidentali consisterebbe nell’usare il pretesto della supposta responsabilità di Damasco per trasformare nettamente un organo tecnico in un’entità con potere per accusare Siria, tra le altre attribuzioni, segnala.
Il Mindef considera che così si creerebbe un organo simile al Meccanismo Congiunto per l’Investigazione degli Attacchi in Siria, che è rimasto screditato l’anno scorso, dopo la denuncia di un montaggio di attacchi chimici, che questo meccanismo ha presentato come reale.
Il ministero russo è rimasto stupito da un verdetto emesso questa settimana dall’OPAQ su un attacco chimico, che sarebbe successo il 4 febbraio, nella località di Saraquib, nella provincia siriana di Idlib.
Russia ha esatto, insieme a Siria, l’investigazione dell’OPAQ della città di Duma, dove sarebbe accaduto un attacco chimico l’8 aprile scorso, benché gli esperti hanno solo potuto realizzare il loro lavoro, dopo l’aggressione con missili da parte di Occidente, il 14 aprile.
Tuttavia, Mosca, che ha portato nella sede dell’OPAQ una decina di testimoni su come hanno fabbricato la notizia dell’ipotetico attacco chimico, aspetta una relazione trasparente ed indipendente di quanto successo a Duma, nella regione della Ghouta Orientale.
Ig/to