venerdì 13 Dicembre 2024
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ONU: poche risorse per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile

Nazioni Unite, 11 giu (Prensa Latina) Il presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la 72a sessione, Miroslav Lajcak, la lanciato l’allarme per le insufficienti risorse destinate al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

Intervenendo nel dibattito sul finanziamento degli SDG, ha fatto riferimento ai “colli di bottiglia e alle barriere che ostacolano gli investimenti di cui abbiamo bisogno”.

Nel 2015, in questo stesso palazzo delle Nazioni Unite, gli Stati membri fecero una serie di promesse all’umanità e fu adottata l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, che prevede 17 obiettivi, ha ricordato il diplomatico.

Tuttavia, anche allora era chiaro che gli obiettivi non si sarebbero raggiunti da soli e che era necessaria la collaborazione di tutti, ha aggiunto.

Gli SDG richiedono, ogni anno, da cinque a sette miliardi di dollari in investimenti globali, anche se la cifra può sembrare molto grande, in realtà rappresenta solo il 7/10% del PIL mondiale e dal 25% al 40% degli investimenti globali annui, ha detto.

Lajcak ha chiesto di cercare nuovi mezzi e meccanismi, dal finanziamento combinato all’impiego di risorse interne, e di stabilire partnership più ampie e migliori con il settore privato.

Non stiamo ancora facendo abbastanza, ha detto il diplomatico slovacco, l’entusiasmo di molti non si concretizza in azioni reali, in politiche o risorse volte a raggiungere gli SDG.

Ha ricordato, inoltre, che la maggiore responsabilità nell’attuazione degli SDG spetta agli stati membri dell’ONU.

I paesi sviluppati devono onorare i loro impegni e c’è bisogno anche della mobilitazione delle regioni in via di sviluppo, compresa una cooperazione sud-sud e triangolare più forte, ha affermato.

Mentre le sfide aumentano, il tempo sta finendo: in questo terzo anno di attuazione degli SDG, le probabilità di raggiungere alcuni degli obiettivi sono a rischio, ha avvertito.

Ci siamo impegnati a proteggere i sistemi marini e costieri, ma alcuni sono già scomparsi; ci siamo impegnati a garantire l’accesso all’acqua potabile, ma due miliardi di persone vivono in paesi con gravi carenze idriche, ha riferito.

La stessa cosa è successa con l’impegno di combattere il cambiamento climatico e, nonostante l’adozione dell’Accordo di Parigi, il pianeta continua a surriscaldarsi ogni giorno di più, ha aggiunto.

Di fronte a tale scenario, Lajcak ha sottolineato: “abbiamo bisogno di fatti e ne abbiamo bisogno ora”.

mb/ifb

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