Nel messaggio inviato in occasione deIII Colloquio Santa Sede-Messico sulla migrazione internazionale, il Sommo Pontefice ha affermato che queste persone hanno bisogno di una protezione continua, indipendentemente dal loro status migratorio. I loro diritti fondamentali e la loro dignità devono essere protetti e difesi.
Ha ricordato che un’attenzione speciale va riservata ai migranti bambini, alle loro famiglie, a quanti sono vittime delle reti del traffico di esseri umani e a quelli che sono sfollati a causa di conflitti, disastri naturali e persecuzioni.
Tutti costoro- ha sottolineato–sperano che abbiamo il coraggio di abbattere il muro di quella complicità comoda e muta che aggrava la loro situazione di abbandono e che poniamo su di loro la nostra attenzione, la nostra compassione e la nostra dedizione.
Il Papa ha sottolineato che il fenomeno migratorio ha una dimensione globale, supera le possibilità e i mezzi di molti Stati, e quindi richiede l’aiuto dell’intera comunità internazionale in tutte le sue fasi, dal paese di origine al paese di destinazione, dal ritorno ai transiti.
Ha avvertito che in ciascuna di queste fasi, il migrante è vulnerabile, si sente solo e isolato e ha aggiunto che “prendere coscienza di questo è di capitale importanza se si vuole dare una risposta concreta e degna a questa sfida umanitaria”.
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