Il rapporto indica che i costi potrebbero essere di circa mille sterline l’anno (circa 1.140 euro).
Lo studio sarà pubblicato ufficialmente questa settimana, anche se i media britannici hanno già avuto accesso al documento.
Nel peggiore degli scenari, in cui i dazi alle importazioni fossero elevati ed esistessero alte barriere regolamentarie, il costo per l’economia britannica potrebbe raggiungere i 27 miliardi di sterline (30 miliardi 800 milioni di euro).
Inoltre, i profitti di supermercati e ristoranti potrebbero scomparire a causa dell’interruzione nella catena di fornitura, che rappresenteranno un aumento dei costi che, probabilmente, verrebbero pagati dai consumatori.
Il rapporto sostiene che, anche nello scenario più favorevole, senza dazi e con pochi ostacoli normativi, i costi aumenterebbero in ogni caso per colpa della burocrazia.
Il testo suggerisce che l’aumento della documentazione necessaria e i ritardi nei controlli doganali potrebbero far aumentare la spesa per le famiglie inglesi dell’1% annuo, pari a 250 sterline (285 euro).
Uno degli analisti della Oliver Wyman, Ducan Brewer, ha detto che sebbene le conseguenze causate dalla Brexit non siano ancora chiare, l’analisi mostra che aumenteranno i costi per le famiglie.
mb/rfc