venerdì 26 Luglio 2024
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Atilio Boron lancia l’allarme sui pericoli del neoliberismo

Santiago del Cile, 22 giu (Prensa Latina) Il noto sociologo, politologo e scrittore argentino, Atilio Boron, ha lanciato l’allarme sui pericoli che minacciano l'America Latina e i Caraibi, a causa del rafforzamento delle correnti neoliberiste.

Boron, in un’affollata conferenza, presso la sede di Radio Università del Cile, dove tornerà per un altro incontro, ha sottolineato che neoliberalismo e democrazia sono termini che si respingono a vicenda.

Il noto politologo si è così riferito al titolo dell’incontro: “America Latina al bivio: neoliberismo o democrazia”.

Ha poi esaminato una serie di esempi negativi, come la sanguinosa dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990) in Cile, definendola una sorta di sperimentazione promossa dagli Stati Uniti, specialmente dal presidente Richard Nixon.

Borón ha evidenziato che non si tratta di temi del passato, riferendosi alla direttiva dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) d’internazionalizzare le università in tutti i paesi de mondo, con una critica espressa ai sussidi statali.

“L’idea è la prevalenza del libero mercato, ma sappiamo che così una vera democrazia non è possibile. La logica del mercato è rendere la situazione dei poveri relativamente meno precaria, ma allo stesso tempo consentire molta più ricchezza ai ricchi “, ha detto.

Per illustrare ulteriormente il panorama, il professore dell’Università di Buenos Aires ha spiegato che, alla fine dello scorso mandato del Congresso Nazionale degli USA, il 52% dei legislatori era rappresentato da milionari o miliardari.

“Dobbiamo ricordare che la parola democrazia non compare nella Costituzione degli Stati Uniti; e che Hillary Clinton ha perso nonostante un vantaggio di oltre tre milioni di voti popolari”, ha aggiunto.

Quindi dire che negli USA vige una plutocrazia, non è infondato, ha detto.

In un’altra parte del discorso, ha valutato con preoccupazione la guerra con cui media e social network cercano, a tutti i costi, di spazzare via la sinistra latinoamericana.

Al riguardo, ha sottolineato che in Cile, alle ultime elezioni, ha partecipato circa il 48% degli elettori, una percentuale simile a quella con cui Nicolas Maduro ha vinto in Venezuela.

Tuttavia – ha aggiunto –  è interessante che quanto successo in Cile è un successo della democrazia, mentre in Venezuela è negativo.

Boron ha detto che l’amministrazione di Maduro, aggredita come Cuba da un feroce assedio economico e dalle sanzioni di Washington, ha il potenziale per andare avanti se gestisce bene le risorse.

Dal suo punto di vista, il ciclo della sinistra nella regione non è terminato e c’è speranza, per esempio, che il Brasile sia ancora una volta sia governato dai progressisti, con Lula o qualcuno che sostiene l’ex presidente.

“E’ chiara, però, l’esistenza di un disegno per impedire l’ulteriore espansione della sinistra in America Latina, che l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Zbigniew Brzezinski, aveva definito parte gli Stati Uniti”, ha concluso.

mb/ft

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