Nel suo sito web, l’entità ha dettagliato che di questo totale di perdite, 1337 milioni corrispondono a danni diretti, mentre 3230 milioni si considerano danni indiretti.
Le perdite indirette contemplano le interruzioni causate alle aziende ed alle istituzioni affiliate al Ministero dei Trasporti dei settori ferroviario, marittimo ed aereo.
Sulla situazione della parte ferroviaria, il direttore generale dello Stabilimento Generale delle Ferrovie in Siria, Najib Fares, ha segnalato poco tempo fa che l’ente ha sperimentato la distruzione di linee, macchinari di telecomunicazioni e reti di segnali.
Per risolvere questi problemi, il Ministero dei Trasporti ha implementato un piano strategico integrato, con priorità per la ripresa delle linee ferree che collegano i porti coi centri di produzione e le miniere di fosfati e la rete ferroviaria che allaccia questo paese con l’Iraq, ha precisato.
In questo periodo di conflitto armato, carrozzabili, ponti, aeroporti e ferrovie hanno sofferto l’impatto di sabotaggi ed atti terroristici, in un tentativo di tagliare le arterie comunicanti della vita economica tra le province e le regioni.
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