L’ambasciatore del paese caraibico, Pedro Luis Pedroso, ha assicurato che questa soluzione dovrebbe essere basata sulla creazione di due stati, e permettere ai palestinesi il diritto all’autodeterminazione ed a disporre di uno Stato indipendente e sovrano secondo i confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Orientale come sua capitale.
Il diplomatico ha segnalato che le gravi violazioni dei diritti umani ed al diritto internazionale umanitario commesse nei territori occupati, sono state condannate più e più volte dalla comunità internazionale.
“Nonostante, queste violazioni persistono, come abbiamo potuto osservare nelle recenti aggressioni contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza,” ha deplorato.
Secondo Pedroso, la situazione attuale riafferma il bisogno di mantenere il tema nell’agenda del Consiglio dei Diritti Umani.
“I tentativi di alcuni per eliminarlo hanno come unico bersaglio quello di legittimare le violazioni dei diritti umani, che si commettono contro i palestinesi,” ha sostenuto.
D’altra parte, l’ambasciatore ha ribadito il rifiuto e la condanna dell’azione unilaterale del governo statunitense di stabilire la sua rappresentazione diplomatica nella città di Gerusalemme, “atto di una mancanza totale di rispetto alla legalità internazionale ed alle risoluzioni delle Nazioni Unite,” ha sentenziato.
“Questa decisione trasgredisce le giuste e legittime rivendicazioni del popolo palestinese su quel territorio, e come si sta dimostrando, può soltanto inasprire ancora di più le tensioni nella regione, allontanando le possibilità di una soluzione negoziata al conflitto,” ha concluso.
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