venerdì 26 Luglio 2024
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Licenziati dell’agenzia Telam convocano ad una grande manifestazione

Buenos Aires, 2 lug (Prensa Latina) Lavoratori dell'agenzia di notizie argentina Telam hanno convocato oggi tutti i loro colleghi ad una gran manifestazione per giovedì, in difesa del diritto alla libertà di espressione e per denunciare i licenziamenti selvaggi. 

 
In una conferenza stampa dalla sede dell’agenzia, nel viale Belgrano di Buenos Aires, alla quale hanno assistito una gran quantità di giornalisti nazionali e stranieri, parlamentari ed altre personalità, varie voci dei 357 impiegati licenziati dall’agenzia si sono manifestati contro quello che considerano una demolizione di questo mass media storico. 
 
Quelli che ci buttano fuori ci dicono che l’hanno fatto per motivi ideologici. Questo è un processo di disciplinamento, ha affermato il giornalista Mariano Suarez, dopo aggiungere che “è chiaro perché cercano di distruggere i mezzi pubblici. C’è un’alleanza strategica per ridurli al minimo possibile”, ha detto. 
 
Martedì scorso il gruppo direttivo dell’agenzia ha annunciato in un comunicato che in mezzo ad una ristrutturazione “per modernizzare e rendere più professionale il mezzo di comunicazione, dopo una minuziosa valutazione in ogni area abbiamo deciso di svincolare gli impiegati che non rispondono al profilo che cerchiamo per un’agenzia pubblica di notizie che deve avanzare verso un migliore ed efficace funzionamento”. 
 
Suarez ha annunciato che oggi lottano non solo per recuperare i loro posti di lavoro, ma anche per difendere il patrimonio dello Stato. 
 
Inoltre, ha annunciato che venerdì prossimo presenteranno con l’appoggio di 14 legislatori un disegno di legge per trasformare Telam in un’agenzia di servizi pubblici con controllo parlamentare. “Vogliamo e ci sembra indispensabile tirare fuori l’agenzia dalla sfera del potere Esecutivo e metterla sotto il controllo di una commissione permanente del Congresso”, ha sentenziato. 
 
Suarez ha convocato tutti i colleghi del paese a partecipare ad una gran manifestazione nazionale di stampa dall’Obelisco fino al Centro Culturale Kirchner. Questo non si tratta solo di un conflitto lavorativo, bensì di un conflitto per la parola. Stiamo litigando per la libertà di espressione, per il federalismo, per la pluralità di voci, ha denunciato. 
 
Presente per esprimere il suo appoggio ai licenziati di Telam c’è stata anche Nora Cortiñas, madre di Piazza di Maggio-linea Fondatrice, che si è dichiarata furiosa per quello che sta succedendo, con questo ed altri conflitti per licenziamenti in vari settori statali. 
 
“Questo governo non sa stimare il valore umano che abbiamo in Argentina, non eccede nessuno, in nessun lato, tutti sono lavoratori in pieno di diritto”, ha concluso. 
 
Ig/may 

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