venerdì 26 Luglio 2024
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Lula è ancora prigioniero, il Brasile vive un vero caos istituzionale

Brasilia, 9 lug (PrensaLatina) Luiz Inacio Lula da Silva compie oggi 94 giorni di prigione politica in Brasile, paese che, secondo la presidentessa nazionale del Partito dei Lavoratori (PT), GleisiHoffmann, vive un vero e proprio caos istituzionale.

Siamo arrivati ad una situazione in cui nel paese non c’è più sicurezza giuridica.Il sistema giudiziario, totalmente sottoposto a Lava Jato (l’inchiesta anti-corruzione) e alla potenza della Red Globo, non è più guidato dalla legge, dal diritto, dalla Costituzione e dai vari gradi di giudizio, ha detto.

Hoffmannè intervenuta, nella giornata di ieri, dopo che, nel seguente ordine, i magistrati Sergio Moro, Joao Gebran Neto, della Corte Regionale della Quarta Regione (TRF-4), e il presidente della stessa, Carlos Eduardo Thompson Flores, hanno bloccato l’ordine di scarcerazione per l’ex presidente Lula emessa dal giudiceRogerioFavreto.

“Moro, Thompson, Gebran e i delegati di guardia dellaPolizia Federale (PF) a Curitiba sono tutti complici nella stessa violenza contro i diritti di Lula, contro la democrazia e contro la libertà del popolo di votare per chi meglio lo rappresenta alle elezioni presidenziali di ottobre”, ha denunciato.

Tutte questearbitrarietà – ha continuato – sono commesse sotto gli occhi dei tribunali superiori, che dovrebbero garantire lo stato di diritto e la legge, anche per quanto riguarda il sistema giudiziario del paese. “Ma contro Lula vale tutto, anche a costo d’instaurare un’anarchia vergognosa nel Potere Giudiziario”, ha denunciato.

La possibilità che Lula fosse scarcerato nella giornata di ieri è stata bloccata dalla decisione del presidente delTRF-4, Thompson Flores, di inviare gliatti del processo al magistrato Gebran Neto e di confermare la disposizione di quest’ultimo,che ha revocatola scarcerazione immediata dell’ex presidente emessa da Favreto.

Commentando la vicenda, l’editorialista del giornale digitale Brasil 247, Paulo MoreiraLeite, ha detto che la “rissa da strada” di Moro e Gebran Neto per impedire la liberazione di Lula ha rappresentato “il colpo definitivo alla credibilità di Lava Jato”, trasformata in un’azione di persecuzione politica contro lo Stato Democratico di Diritto.

“L’intervento fuori tempo e fuori luogo di Moro e Gebran solo aiuta a rafforzare la convinzione che il paese sta assistendoalle mossedi un’operazione politica progettata per impedire, in qualsiasi modo, il rispetto dei diritti di Lula, come ogni cittadino brasiliano”, ha detto.

Il direttore del giornale, Mauro Lopes, ha scritto che i potenti hanno assestato l’ennesimo colpoalla democrazia in Brasile, con la decisione del presidente delTRF-4, Thompson Flores, definendolo “un importante membro della l’élite schiavista brasiliana”

Ottimista, Lopes ha detto che i movimenti popolari saranno ancora più forti. La relazione delle forze nel Paese sta cambiando a favore del popolo e “aumenta la consapevolezza che Lula è un prigioniero politico”.

Vedremo gli effetti di questa giornata epicadurante la settimana, nei prossimi sondaggi enella lotta politica di tutti i giorni, ha concluso il direttore di Brasil 247.

mb/mpm/cvl

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