In dichiarazioni a Prensa Latina, il dirigente socialista ha detto che la delegazione venezuelana, in occasione dell’annuale incontro del Forum, in programma dal 15 al 17 luglio all’Avana, contribuirà a consolidare l’impegno per la causa dei partiti politici e movimenti sociali in America Latina.
I rappresentanti della nostra delegazione – ha dichiarato -chiederanno il pieno sostegno della regione alla lotta contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo USA contro il Venezuela, segnalando i danni occasionatinell’acquisizione di alimenti e medicinali destinati al popolo.
“Noi venezuelani faremo un appello per la costruzione di un movimento internazionale per la comprensione tra i paesi del continente e ratificheremo la proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come zona di pace, così come stabilito con la Dichiarazione dell’Avana dalla Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac)” ha spiegato Daza.
Un altro obiettivo del Venezuela, durante la riunione annuale del Forum di San Paolo, ruoterà attorno alla denuncia delle azioni e delle dichiarazioni dell’oligarchia venezuelana che, in complicità con la destra americana ed europea, minaccia la sicurezza e la stabilità del paese.
“L’appuntamento consentirà di partecipare alle discussioni sull’economia mondiale e alzare la voce in difesa dei governi progressisti della regione contro l’offensiva neoliberista, oltre a evidenziare la vittoria elettorale delle forze rivoluzionarie il 20 maggio in Venezuela, come nuovo inizio nella costruzione del socialismo”.
Parteciperanno al XXIV Incontro Annuale del Forum di San Paolo rappresentanti del PSUV, dei partiti Comunista e Patria per Tutti, dell’Assemblea Nazionale Costituente, movimenti indigeni, contadini, discendenti afro e altri settori della società venezuelana.
Questo meccanismo di concertazione politica dei partiti e organizzazioni di sinistra dell’America Latina e Caraibi,fu costituito in Brasile nel 1990, con lo scopo di unire gli sforzi per affrontare la sfida rappresentatadalla fine del blocco socialista nell’Europa dell’Est e l’impatto del neoliberismo nella regione.
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