Il governatore di Deraa, Mohammad Khaled, ha assicurato che la grande maggioranza delle aree sono libere dalla piaga del terrorismo, perché gli estremisti dello Stato Islamico e del Fronte al-Nusra sono stati espulsi dalla zona.
Ha spiegato, inoltre, che le autorità siriane hanno recuperato il controllo di numerose aree della provincia, grazie agli accordi di riconciliazione che prevedono la deposizione e la consegna delle armi da parte degli estremisti.
Nella città di Tafas, oggi, le forze fedeli a Damasco sono state accolte da migliaia di cittadini, che hanno issato la bandiera nazionale nella sede del Consiglio Comunale, come simbolo di unità e sicurezza.
Fonti militari hanno riferito che, nel distretto di Deraa al-Balad, nella città di Deraa, i gruppi terroristici e le forze governative hanno firmato un accordo che prevede la consegna delle armi pesanti e medie da parte degli estremisti.
L’accordo stabilisce che gli estremisti islamici che si arrendono all’esercito saranno indultati e chi non desidera rimanere a Deraa al-Balad sarà trasferito in autobus verso le aree settentrionali del paese, come la provincia di Idlib.
Proprio Idlib, territorio situato a più di 300 chilometri a nord di Damasco, potrebbe diventare il prossimo scenario della lotta contro il terrorismo delle truppe governative, una volta terminata l’attuale campagna militare nel sud della Siria.
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