Come spiegato dal portavoce del gruppo, AhmadSalah, l’esercito ha lasciato avvisi sui terreni scelti, affinché i proprietari, nel termine di 45, possano promuovere opposizioni alla decisione militare di occupare l’area.
A Gaza, diversi mezzi militari da demolizione sono entrati nella città di al-Qarrara, distretto di Khan Younis, nel sud della Striscia.
Mentre le ruspe hanno livellato i terreni che circondano la città, sono stati avvistati droni pattugliare la zona, anche se non stati riportati colpi d’arma da fuoco.
Le incursioni dell’esercito sionista nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, sia via terra sia via mare, sono state, per molto tempo, quotidiane.
Nel caso della Striscia, le incursioni hanno distrutto gran parte dei settori agricolo e peschiero dell’enclave costiero, sottoposto, per 11 anni, al blocco aereo, terreste e marittimo da parte d’Israele.
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