Riuniti nelle 10 Commissioni Permanenti della IX legislatura, i parlamentari hanno iniziato l’analisi nella giornata di ieri e proseguiranno fino a domani, in vista della seduta plenaria di sabato prossimo.
Si prevede che il preliminare, destinato a riformare totalmente la Costituzione in vigore dal 1976, sia approvato dai parlamentari, cosa che porterebbe alla consultazione popolare preparatoria, prima della convocazione del referendum per l’approvazione o meno da parte dagli abitanti dell’isola.
Lo scorso 2 giugno, durante la prima sessione straordinaria della IX Legislatura dell’Assemblea Nazionale, è stata creata una commissione comporta da 33 deputati – presieduta dal primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, Raul Castro – responsabile della redazione del preliminare del progetto di riforma.
La nuova Costituzione, così come proposta, include un preambolo e 224 articoli, suddivisi in 11 titoli, 24 capitoli e 16 sezioni, e mantiene le basi politiche dello Stato socialista e rivoluzionario, come anticipato dallo stesso Raul Castro e dal presidente del paese, Miguel Diaz-Canel.
Il presidente, lo scorso mese, ha ribadito che gli enunciati della Costituzione terranno in considerazione i principi umanisti e di giustizia sociale imperanti a Cuba, oltre all’irrevocabilità del sistema socialista adottato dal popolo con l’ultima riforma del 2002.
Il preliminare, inoltre, comprende la promozione dello sviluppo sostenibile, il perseguimento dell’equità, il rispetto e l’attenzione al popolo da parte degli organi dello Stato e dei suoi rappresentanti a vari livelli, il rispetto del Diritto Internazionale, il rifiuto al terrorismo e alle armi nucleari e la lotta contro i cambiamenti climatici.
Inoltre, riconosce anche nuove forme di proprietà, oltre a quella socialista, considerando l’incremento a Cuba delle attività private che impiegano più di mezzo milione di persone.
Per quanto riguarda i diritti umani, il preliminare conferma l’accesso universale e gratuito alla salute e all’istruzione, il diritto al giusto processo, la libertà di culto e la reintegrazione nella società per gli ex detenuti.
Sottolinea, inoltre, il diritto all’uguaglianza, ampliato attraverso la definizione della non discriminazione sulla base di identità di genere, etnia e disabilità.
Come previsto, sulla base di alcuni interventi di Raul Castro quando ha ricoperto l’incarico di capo di stato, il testo include per il presidente il limite di due mandati consecutivi della durata cinque anni ognuno.
Infine, dovrebbe essere introdotta la figura del primo ministro, che sarebbe responsabile del Consiglio dei Ministri, massimo organo esecutivo del paese caraibico.
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