In un messaggio via internet, Correa ha spiegato ai delegati riuniti nel Palazzo delle Convenzioni in questa capitale che la sua assenza alla riunione è il risultato di una brutale persecuzione politica diretta contro di lui.
Dal Belgio, Correa ha inviato un saluto ai partecipanti nel forum, all’ex mandatario brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, un’altra vittima della giustizializzazione della politica, ed a Jorge Glas, vicepresidente costituzionale dell’Ecuador incarcerato senza nessuna prova.
“In questi momenti stiamo affrontando i partiti mediatici, e che nessuno abbia dei dubbi, sono nelle mani delle élite che fanno la politica”, ha precisato Correa.
Esiste anche il partito giudiziale, e bisogna riconoscere che la destra e l’impero -in riferimento agli Stati Uniti – sono pazienti ed intelligenti, ed hanno distrutto i sistemi di giustizia nella nostra regione.
Sono tempi duri, somigliano alla tappa del Piano Condor nella decade degli anni ‘70, ma non hanno bisogno oramai degli stivali militari, è sufficiente distruggere la reputazione delle persone per mezzo dei partiti mediatici o giudiziali, ha sentenziato Correa.
Inoltre, perseguono i leader di sinistra, perché non si rispetta oramai, né la democrazia, né i diritti umani, ha detto l’ex mandatario ecuadoriano.
Abbiamo visto Brasile con un golpe di Stato ed il mondo ha girato la testa verso un altro lato, ma se questo succedeva da parte di un governo della sinistra avrebbero invaso Brasile, ha commentato il dignitario.
Ho commesso l’errore di fidarmi di un lupo travestito da agnello ed ora non so come chiedere scusa al popolo, alla patria grande ed alla sinistra, mi sento responsabile di quello che è successo ed ora siamo tutti delle vittime, ha detto Correa.
Sarebbe stato meglio che avesse vinto la destra, perché così ci saremmo uniti, invece così la distruzione è nata dalle nostre stesse viscere, ha segnalato Correa.
Ora Alleanza Paese è nelle mani dei traditori, stanno usurpando i poteri dello Stato, la giustizia, il consiglio nazionale elettorale, siamo vittime della peggiore corruzione, e dell’uso del potere politico per difendere interessi privati, ha sentenziato.
“Continueremo in lotta e vinceremo, e nessun un passo indietro compagni, e più uniti che mai e fino alla vittoria sempre!”, ha concluso l’ex presidente dell’Ecuador.
Ig/joe