Correa ha fatto conoscere la sua decisione dopo la pubblicazione di un’analisi giuridica, nel quale si dimostrano multipli e reiterati arbitri che hanno portato come conseguenza l’impedimento dei suoi diritti ad un dovuto processo, alla presunzione di innocenza e la libertà personale e di circolazione.
Agli inizi del mese, la giudice Daniella Camacho ha deciso di decretare prigione preventiva per l’ex mandatario per l’ipotetico sequestro nel 2012 dell’allora legislatore Fernando Balda, ed ha emesso l’allerta rossa affinché l’Interpol lo fermi e lo estradi a Quito.
Lo studio giuridico, realizzato dal professore Oswaldo Ruiz-Chiroboga e pubblicato nel sito web ecuadorinmediato.com, segnala che le misure cautelari ordinate contro Correa e la mancanza di indizi sulla sua partecipazione nel delitto investigato dimostrano che “l’ex presidente ha visto diminuiti i suoi diritti alle garanzie giudiziali”.
“Esistono serie, obiettive e motivate dimostrazioni che il processo penale è una persecuzione politica contro l’ex presidente”, segnala il testo, nel quale si denuncia anche la mancanza di indipendenza del Pubblico Ministero e della giudice della causa penale.
“L’ex mandatario non è stato trattato come un innocente, bensì come un colpevole, gli sono state imposte accuse eccessive che hanno culminato con l’ordine di prigione preventiva”, espressa il documento.
In risposta allo studio, Correa ha annunciato nel suo account di Twitter che andrà ad istanze internazionali per dimostrare la frode che sta affrontando per queste ragioni.
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