giovedì 26 Dicembre 2024
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Il presidente del parlamento iraniano: Trump é un demagogo

Teheran, 24 lug (Prensa Latina) Il presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani, ha definito il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, demagogo, affermando, inoltre, che i commenti contro le autorità di Teheran “non meritano risposta”.

Larijani ha detto che la diplomazia degli USA, dall’arrivo al potere di Trump, sta andando nella direzione sbagliata.

Il politico iraniano, in tal modo, si è unito allo schieramento di critiche verso il presidente degli Stati Uniti, che, domenica scorsa, aveva scambiato duri messaggi con il suo omologo iraniano, HassanRohani.

“Non giocare con il fuoco o lo rimpiangerai” aveva detto Rohani durante un incontro nella capitale con i diplomatici iraniani.

“Giammai minaccino gli Stati Uniti o subiranno conseguenze che pochissimi hanno sofferto in precedenza nella storia”, aveva scritto il presidente degli USA, Donald Trump, su Twitter.

Le parole di Trump sono state scritte in maiuscolo che, secondo le regole delle reti sociali, equivale a gridare.

“Attenzione”, sempre in maiuscolo, ha risposto ieri il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad JavadZarif, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti.

Il mondo ha ascoltato buffonate anche più dure negli ultimi mesi. Gli iraniani le hanno ascoltate, anche se più civili, per 40 anni. Esistiamo da migliaia di anni e abbiamo visto la caduta degli imperi, ha avvertito Zarif.

Il capo della magistratura iraniana, l’ayatollah SadeqAmoliLarijani, ha approvato le parole di Rohani e ha dichiarato che qualsiasi azione di Washington contro il suo paese avrà una forterisposta.

Due giorni fa il segretario di Stato, Mike Pompeo, aveva dichiarato che il suo governo non “ha paura di affrontare il regime (di Teheran) al più alto livello”.

Questo scontro verbale ha per sfondo l’aumento delle tensioni bilaterali in seguito alla decisione di Trump di abbandonare unilateralmente l’accordo nucleare con l’Iran.

Il presidente ha anche annunciato nuove sanzioni economiche e finanziarie, che entreranno in vigore il prossimo mese.

La posizione di Trump è stata criticata dalla comunità internazionale, inclusi alleati come Francia, Germania e Regno Unito, che hanno confermato il sostegno al patto firmato con l’Iran tre anni fa.

mb/rob

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