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ONU, la Palestina chiede protezione per il suo popolo

Nazioni Unite, 24 lug (Prensa Latina) Il rappresentante della Palestina presso l'ONU, Riad Mansur, ha ribadito la richiesta di protezione internazionale per il suo popolo di fronte alla crescente aggressione da parte di Israele, la potenza occupante.

Mentre gli Stati Uniti e la Francia hanno celebrato l’anniversario delle loro dichiarazioni d’indipendenza, Israele ha scelto di continuare ad opprimere il popolo palestinese, rafforzando ulteriormente l’occupazione illegale, militare e belligerante, ha denunciato al Consiglio di Sicurezza.

Per sette decenni i palestinesi hanno assistito alle “richieste di sicurezza” di Israele, che ignora i diritti del nostro popolo e continua con i suoi abusi, omicidi e detenzioni arbitrarie, ha aggiunto il diplomatico.

La crisi umanitaria a Gaza peggiora ogni giorno di più, a causa delle aggressioni militari di Tel Aviv e del blocco illegale, che causa il collasso delle infrastrutture, ha spiegato il rappresentante arabo.

Le speranze e i sogni di un’intera generazione di giovani palestinesi si stanno esaurendo, mentre Israele persiste nella mancanza di rispetto per la vita umana e uccide i civili, ha detto.

Di fronte a tale scenario, Mansur ha invitato la comunità internazionale ad agire con urgenza per proteggere la vita dei palestinesi e alleviare le loro sofferenze.

Porre fine all’occupazione illegale di Israele, abolire il blocco e le restrizioni di movimento, fermare gli arresti arbitrari, la violenza e gli attacchi sono state alcune delle richieste del rappresentante palestinese.

Generazione dopo generazione, il nostro popolo affronta lo stesso destino e abbiamo ripetutamente invitato questo Consiglio di Sicurezza a rispondere a una situazione così critica, ha ricordato.

Di recente, Israele ha anticipato i suoi piani per spostare forzatamente le comunità beduine palestinesi al fine di estendere gli insediamenti, il che costituisce una grave violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni adottate in questo Consiglio, ha affermato.

Secondo Mansur, l’occupazione da parte delle autorità di Tel Aviv è finalizzata alla conquista con la forza dell’intera terra palestinese.

Israele – la potenza occupante – adotta una legge dopo l’altra per consolidare il suo regime, invece di cercare un processo di pace e riconciliazione, ha criticato.

Tel Aviv non vuole raggiungere la pace, né avanzare nella costruzione di due Stati, ma l’annessione a spese dello Stato palestinese e al costo della pace, ha detto.

In questo contesto, è imperativo fornire protezione al popolo palestinese attraverso un meccanismo internazionale, come richiesto da una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha affermato.

Ciò che accade nei territori palestinesi occupati riguarda la negazione dei diritti di un’intera nazione, abbastanza serio da meritare un’azione urgente da parte della comunità internazionale, ha ribadito.

Ha criticato, inoltre, l’impunità per le violazioni commesse da Israele e ha assicurato che la leadership palestinese è impegnata per la pace e la ricerca di una soluzione che preveda due stati.

Anche se il Consiglio di sicurezza ha ribadito che è essenziale porre fine all’impunità e lavorare per una soluzione politica, la Palestina è la prova vivente di come non vengano adottate le misure necessarie per garantire l’attuazione delle risoluzioni, ha sottolineato.

La libertà degli oppressi non può essere soggetta alla buona volontà dell’oppressore, ha affermato Mandur, chiedendo un maggiore sostegno internazionale a favore del rispetto dei diritti del popolo palestinese.

mb/ifb

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