Vogliamo avanzare e per farlo dobbiamo lasciare l’impronta che il popolo della Colombia non tollererà che la violenza sia legittimata come mezzo di pressione sullo Stato, ha affermato Duque, mentre ha stabilito una revisione di questo processo nei primi 30 giorni della sua gestione.
Ha precisato che inoltre presenterà presso il Congresso un pacchetto anti-corruzione con l’obiettivo di motivare i cittadini affinché denuncino questi delitti ed aumentino le pene contro i loro autori.
L’iniziativa promuoverà anche sanzioni più severe contro le aziende, i padroni ed i gestori che corrompano funzionari pubblici e proibirà la loro contrattazione con lo Stato.
Questa proposta si somma al Referendum Anti-corruzione che si svolgerà il 26 agosto prossimo ed include temi come la riduzione dello stipendio ai congressisti ed agli impiegati statali che guadagnino più di 25 salari minimi legali vigenti.
D’altra parte, il mandatario colombiano ha annunciato l’avviamento di un programma di ripresa economica che favorisca un sistema tributario e di sviluppo produttivo orientato sull’investimento, fatto che ha definito come la maggiore sfida del suo lavoro come presidente, dal suo arrivo alla Casa di Nariño.
Duque è stato insignito questo martedì come presidente della Colombia per il periodo 2018-2022 in mezzo a manifestazioni in varie città a favore della giustizia, della democrazia e della vita.
Mobilitazioni popolari a Bogotà, Cali, Medellin e Cartagena e nelle reti sociali con etichette come #El7PorLaVida hanno espresso il loro rifiuto ai costanti assassinati ed alle minacce contro leader sociali e difensori dei diritti umani.
L’iniziativa pacifica è stata promossa dal partito politico Colombia Umana, diretto da Gustavo Petro, che ha perso le elezioni con Duque al secondo turno.
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