La perquisizione di recinti religiosi, l’espulsione di alcuni prelati e la chiamata a testimoni come il proprio cardinale di Santiago, Ricardo Ezzati, in qualità di possibili occultamenti, lascia un cattivo sapore nell’ambiente.
Questo venerdì si conobbe inoltre la notizia che il papa Francesco ha ricevuto in Vaticano la presidentessa del Consiglio Nazionale cileno di Prevenzione degli Abusi, Ana Maria Celis, ed il vescovo Juan Ignacio Gonzalez.
“L’obiettivo dell’incontro era informarsi e scambiare opinioni sui passi che si stanno dando in Cile per affrontare i casi di abuso e per prevenire che ritornino a succedere”, ha dichiarato l’ufficio di stampa della Santa Sede.
Un punto importante della conversazione è stato sulla sofferenza delle vittime e la loro necessità di trovare consolazione e riparazione, ha aggiunto il Vaticano.
Una settimana fa, i vescovi del Cile si sono riuniti in assemblea straordinaria per revisionare le decine di casi di abusi sessuali. Hanno recitato un mea culpa ed hanno promesso di affrontare con determinazione il tema.
Davanti a ciò, la massima autorità del Vaticano ha scritto una missiva applaudendo la posizione, ma i parrocchiani e la popolazione cilena in generale hanno manifestato il loro dispiacere davanti ai commenti di Sua Santità.
Parallelamente, l’episcopato della città portuale di Valparaiso ha espulso dalla diocesi il sacerdote Jaime Da Fonseca, uno in più nell’estesa lista di prelati che sono stati oggetto di denunce per trasgressioni sessuali in Cile.
Il discusso cardinale Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago, ha annunciato che declina intestare la tradizionale cerimonia del Tu Deum per le Feste Patrie del Cile il 18 settembre prossimo.
Allo stesso tempo, ha informato che ha chiesto al decano della Cattedrale Metropolitana, monsignore Juan de la Cruz Suarez, che tradizionalmente riceva la comunità e tutte le autorità, per dirigere il Te Deum.
Uno dei suoi antichi e forti collaboratori, il sacerdote ed ex cancelliere dell’Arcivescovato, Oscar Muñoz, è stato fermato sotto l’accusa di commettere abusi sessuali contro per lo meno sette minorenni.
Fausto Triana, corrispondente in Cile di Prensa Latina