Così è stato annunciato attraverso il portale www.lula.com.br dagli avvocati della difesa dell’ex dignitario, Valeska Teixeira Zanin Martins e Cristiano Zanin Martins, che hanno presentato una richiesta in questo senso insieme all’avvocato Geoffrey Robertson.
L’organo delle Nazioni Unite ha sottolineato inoltre che Lula deve avere assicurato “l’accesso appropriato alla stampa ed ai membri del suo partito politico” e la possibilità di concorrere come candidato presidenziale “fino a che tutti i ricorsi in sospeso contro la sua condanna siano completati con un procedimento giusto”.
La decisione riconosce così la violazione dell’articolo 25 del Patto dei Diritti Civili dell’ONU e la materializzazione di danni irreparabili contro Lula nel tentativo di impedirgli di partecipare alle elezioni o di negare l’accesso alla stampa od ai membri della sua coalizione politica durante la campagna, hanno denunciato gli avvocati. Davanti a questa nuova determinazione -hanno affermato i difensori – nessun organo dello Stato brasiliano potrà presentare nessun ostacolo affinché l’ex presidente possa partecipare nei prossimi suffragi fino a che non esista una decisione finale emessa da un tribunale ed in un processo giusto.
La nota dei giuristi ricorda che Brasile, per mezzo del Decreto numero 6.949/2009, ha incorporato all’ordinamento giuridico il Protocollo Facoltativo che riconosce la giurisdizione del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU e l’obbligatorietà delle sue decisioni.
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