Un totale di otto camion carichi con carri armati ed obici sono stati inviati alla località di Elbeyli per essere trasferiti alle truppe turche che si sono stazionate nel lato siriano della frontiera, dove hanno stabilito da alcuni mesi un’amministrazione coloniale, nonostante le denunce del governo di Damasco.
Il quotidiano ha osservato che i carri armati M-60 sono stati inviati alla frontiera come parte del piano di contingenza di Ankara per contenere una nuova ondata di rifugiati che si provocherebbe se l’esercito siriano porterà a termine un’operazione militare contro Idlib, dove si trovano rifugiati ribelli armati.
Nonostante, secondo i militari, i blindati contano su sistemi di osservazione a breve distanza per controllare i movimenti degli emigranti e che Turchia ha ampliato l’accampamento di rifugiati di Atme, ubicato nella zona, la cosa certa è che il luogo eletto si trova ad un centinaio di chilometri di Idlib.
Al contrario, nella frontiera orientale della provincia turca di Hatay, a scarsi chilometri dalla città siriana, non si sono osservati tali movimenti a dispetto di essere la via più rapida di fuga per i 2,5 milioni di persone che potrebbero tentare di fuggire davanti all’inizio degli imminenti combattimenti, secondo le Nazioni Unite, come è accaduto nella vicina città di Aleppo nel 2016.
Ig/acm