Brasilia, 6 set (Prensa Latina) Se prevale la decisione che oggi mantiene fuori dall'urna elettronica il nome di Luiz Inacio Lula da Silva, i voti nulli e gli indecisi vincerebbero al primo turno nelle elezioni brasiliane del prossimo ottobre.
Un’inchiesta dell’Istituto Brasiliano di Opinione Pubblica e Statistica (Ibope) realizzata tra il 1º ed il 3 settembre ha rivelato che in complesso i voti in bianco e nulli e gli indecisi rappresentano un 28% dei potenziali elettori, sei punti in più che il candidato meglio posizionato, il rappresentante dell’estrema destra, Jair Bolsonaro.
L’ex capitano dell’Esercito supera di 10 punti gli aspiranti Marina Silva (Rede) e Ciro Gomes, del Partito Democratico Laburista (PDT, per le sue sigle in portoghese), e di 13 l’ex governatore di Sao Paulo, Geraldo Alckmin, segnalato come il candidato del golpe parlamentare-giudiziale perpetrato nel 2016 contro Dilma Rousseff.
Bolsonaro, ha detto il portale “Poder 360” recensendo i risultati del sondaggio, ha inoltre il vantaggio di contare sull’elettorato più fedele rispetto ai suoi rivali; ma affronta anche un gran ostacolo: il livello di rifiuto che è il più alto tra i 13 candidati iscritti, raggiungendo un 44%.
Questo ripudio che genera Bolsonaro, imputato della giustizia per incitamento al delitto di stupro ed in attesa della sentenza per un’accusa di razzismo, spiega la difficoltà che avrebbe il rappresentante del Partito Sociale Liberale (PSL) per potere imporsi in un pronosticabile secondo turno.
Del totale di potenziali elettori intervistati da Ibope, il 44% ha confermato che in nessun modo voterebbe per Bolsonaro.
Il nome dell’ex presidente Lula è stato escluso dall’urna elettronica questo 1º settembre dal Tribunale Superiore Elettorale (TSE) che ha ignorato una decisione del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU, che reclamava allo Stato brasiliano di garantire a Lula il pieno esercizio dei suoi diritti politici, perfino quelli inerenti alla sua candidatura presidenziale.
Ig/mpm
giovedì 2 Gennaio 2025
