I presidenti della Repubblica Popolare Democratica della Corea (RPDC) e della Repubblica della Corea, Kim Jong-un, e Moon Jae-in, rispettivamente, prevedono continuare il dialogo domani mercoledì.
Dopo il secondo incontro, che sarà nel Comitato Centrale del Partito del Lavoro, si prevede che i governanti facciano una dichiarazione congiunta sugli sviluppi di questa terza riunione inter-coreana.
Kim Jong-un è stato accompagnato da Kim Yong-chol, capo dell’intelligenza, e da Kim Io-jong, direttrice del Dipartimento di Propaganda ed Agitazione del Partito del Lavoro della Corea.
Da parte sua Moon, è stato accompagnato dal suo capo di intelligenza, Suh Hoon, e dal direttore dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale, Chung Eui-yong.
Entrambi i leader si sono incontrati in due occasioni questo anno, il 27 aprile ed il 26 maggio.
Nell’appuntamento di questo martedì, i capi di Stato hanno dibattuto sulla denuclearizzazione della penisola coreana e la possibilità di riannodare il dialogo tra gli Stati Uniti e la RPDC.
Lo scorso 27 aprile, Kim e Moon hanno adottato la Dichiarazione di Panmunjom, che cerca di raggiungere la denuclearizzazione della penisola della Corea, di mettere fine alle azioni ostili e di riannodare le riunioni delle famiglie separate dalla guerra (1950-1953)
Inoltre, migliorare le relazioni bilaterali, compresa l’apertura di un ufficio di unione congiunto nella città confinante di Kaesong.
Fino al momento, le famiglie hanno già incominciato ad incontrarsi dopo decadi di separazione e l’ufficio congiunto ha aperto i battenti ufficialmente venerdì scorso, col fine di aiutare a promuovere lo scambio ed i contatti oltre frontiera.
Dopo la partecipazione di un’ampia delegazione nordcoreana nei Giochi Olimpici di Inverno, celebrati in febbraio scorso in Corea del Sud, la fredda relazione tra Seul e Pyongyang ha intrapreso un nuovo cammino, verso uno scenario di distensione.
Ig/otf