Attraverso un comunicato emesso dalla cancelleria, le autorità di Caracas hanno richiamato l’attenzione della comunità internazionale davanti a questo fatto che conferma il modello di protezione del governo colombiano “a venezuelani che attentano gravemente contro la democrazia e contro la vita dei presidenti”.
Sotto lo stesso formato di impunità che applicano oggi con Julio Borges, dal 2002 il cittadino Pedro Carmona Estanga, autore e protagonista principale del golpe di Stato che aveva tra i suoi propositi l’assassinio di Hugo Chavez, si trova protetto in Colombia, precisa il Ministero di Relazioni Estere.
Venezuela ha assicurato che il vicino paese viola la Convenzione sullo Statuto dei Rifugiati proteggendo Borges, un latitante della giustizia “su chi ricadono motivate e conosciute evidenze per essere considerato il principale autore intellettuale del fallito omicidio contro Nicolas Maduro e le più alte autorità dello stato”.
Il testo sottolinea che il crimine perpetrato contro il mandatario contravviene le finalità ed i principi delle Nazioni Unite, e “le sequele immediate potrebbero generare un conflitto di proporzioni insospettate in Venezuela, con gravi conseguenze per la regione”.
“Nonostante tutto ciò, il governo colombiano decide di strumentalizzare la figura del rifugio e le convenzioni internazionali che lo proteggono, per custodire un connotato nemico della pace, coinvolto pubblicamente in tutte le tappe del golpe continuato contro le istituzioni legittime dello stato venezuelano dall’anno 2002”.
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