Nei loro commenti, i rappresentanti a Cuba dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e del Programma Mondiale degli Alimenti (PMA), Marcelo Resende e Paolo Mattei, rispettivamente, sono stati d’accordo nell’importanza di un appello globale diretto a raggiungere la meta di Fame Zero nel 2030.
Tale appello, aggiungono, in questo 2018 vorrebbe vedere in azione tutte e tutti i governi, le organizzazioni, le aziende, la società civile, il settore privato e la popolazione in generale.
Raggiungere questo obiettivo, hanno affermato Resende e Mattei, presuppone un’agenda collettiva più coesiva e coerente in un mondo con approssimativamente 821 milioni di persone affamate, da una parte, e più di 672 milioni di persone obese nell’altro estremo, secondo la più recente relazione “Lo Stato della Sicurezza Alimentare e la Nutrizione nel Mondo” (SOFI, 2018).
Un pianeta dove, inoltre, si acutizzano le disuguaglianze sociali e nel quale, sebbene si producano alimenti sufficienti per sconfiggere la fame, l’accesso agli stessi alimenti è quasi proibito ad una parte significativa dei suoi abitanti.
Alla coesistenza di varie forme di malnutrizione in uno stesso scenario, si incorporano le sfide causate per la variabilità ed il cambiamento climatico o gli eventi estremi, l’incidenza dei conflitti armati e le tensioni economiche.
Col risultato che la relazione SOFI enfatizza che, senza un maggiore sforzo, il mondo non raggiungerà l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (ODS) di sconfiggere la fame nel 2030.
Per questo motivo, sottolineano che “le nostre azioni sono il nostro futuro. Un mondo Fame Zero per il 2030 è possibile”, il GMA 2018 mette a fuoco l’urgenza di contare su politiche pubbliche e soluzioni efficaci che traducano la volontà in azioni concrete di impatto.
In Cuba la sicurezza e sovranità alimentari costituiscono un’occupazione permanente dell’agenda governativa a tutti i livelli, attraverso programmi nazionali di protezione sociale si appoggia l’alimentazione delle persone più vulnerabili tanto in situazioni normali come in quelle dei disastri.
La FAO ed il PMA, enfatizzano entrambi i funzionari, accompagnano gli sforzi del paese in questi temi.
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