venerdì 26 Luglio 2024
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Denunciano in Brasile nessi di Bolsonaro con il senatore Marco Rubio (USA)

Brasilia, 25 ott (Prensa Latina) I vincoli e le affinità tra il candidato presidenziale estremista di destra brasiliano Jair Bolsonaro, del Partito Sociale Liberale (PSL), ed il senatore statunitense Marco Rubio sono stati denunciati oggi in Brasile in un articolo pubblico dalla rivista Carta Capital. 

 
Appoggio alla corsa agli armamenti, sionismo ed un odio viscerale contro il governo di Nicolas Maduro in Venezuela, sono punti di contatto tra i due personaggi che, secondo la fonte, si sarebbero incontrati in marzo scorso nella Florida, dove hanno chiacchierato per quattro ore senza che, su richiesta dell’anfitrione, si scattassero foto né si facessero commenti pubblici. 
 
Più recentemente, in agosto scorso, uno dei figli di Bolsonaro, Eduardo, è andato negli Stati Uniti per riunirsi con alcuni consulenti di Rubio, e col principale stratega della campagna del presidente Donald Trump, che è stata vittoriosa nel 2016. 
 
Inoltre, uno degli uomini di fiducia dell’ex capitano dell’esercito brasiliano, Waldir Ferraz, starebbe viaggiando frequentemente a Miami per ricevere denaro ed istruzioni dal legislatore statunitense che, di accordo col giornalista e filosofo messicano Luis Alberto Rodriguez “finanzia ed appoggia le aspirazioni del politico brasiliano”. 
 
Il reportage di Carta Capital segnala inoltre che, quando è stato candidato nel Senato nel 2010, Rubio ha ricevuto l’appoggio monetario dell’Associazione Nazionale della Carabina, per cui sarebbe positivo per gli affari dei suoi finanziatori se -come vorrebbe Bolsonaro in Brasile – si facilitasse la vendita di armi alla popolazione. 
 
D’altra parte, Rubio è un forte oppositore del Venezuela, così come lo è il candidato presidenziale dell’estrema destra brasiliana, e difende un intervento militare in questo paese sud-americano, e per questo che “non è da scartare una guerra contro Venezuela se vince le elezioni Bolsonaro”. 
 
Un altro punto di coincidenza è la loro affinità con Israele: il senatore repubblicano è uno dei maggiori fan del sionismo nel Congresso degli Stati Uniti, e con il suo appoggio ad Israele si è guadagnato tra i suoi principali patrocinatori l’ex titolare della Federazione Giudaica del Gran Miami, il miliardario Norman Bramam. 
 
Ig/mpm 

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