venerdì 26 Luglio 2024
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Tende e militari, Trump contro gli emigranti alla frontiera meridionale degli USA

Washington, 30 ott (Prensa Latina) Città di tende e presenza significativa dei militari pretendono essere due caratteristiche della frontiera meridionale degli Stati Uniti, a giudicare dai piani del presidente Donald Trump contro migliaia di emigranti centroamericani. 

 
Se queste persone sollecitano asilo, li manteniamo per il tempo necessario del giudizio, costruiamo dappertutto delle città di tende, ha annunciato ieri sera il mandatario in un’intervista televisiva con la rete Fox. 
 
D’accordo col governante, le cui politiche in materia migratoria ricevono un ampio rifiuto dentro e fuori dal suo paese, gli Stati Uniti non edificheranno un altro tipo di strutture né spenderanno centinaia di milioni di dollari. 
 
Avremo tende, saranno molto gradevoli, e loro gli emigranti aspetteranno, e se non ricevono asilo dovranno andarsene, ha puntualizzato il capo della Casa Bianca, che considera le carovane di centroamericani verso il suolo nordamericano un problema di sicurezza nazionale. 
 
Quando la gente sappia che cosa sta succedendo, molti di meno decideranno venire negli USA, ha detto il capo di Stato senza riferirsi alle vere cause del fenomeno migratorio, comprese la violenza e la carenza di opzioni per lo sviluppo economico nei paesi di origine. 
 
Ieri, il Dipartimento della Difesa ha confermato che invierà 5200 soldati all’area limitrofa col Messico per ostacolare l’entrata di emigranti in un’operazione denominata “Patriota Fedele”. 
 
Informazioni sullo spiegamento hanno affermato che non si aspetta che le truppe realizzino attività di applicazione della legge perché il loro lavoro consisterà nell’appoggiare circa 15 mila agenti della Pattuglia Confinante. 
 
“Ritornino a casa, non saranno ammessi negli Stati Uniti a meno che superino il processo legale. Questa è un’invasione del nostro paese ed i nostri militari vi staranno aspettando!”, ha affermato ieri nella piattaforma di twitter. 
 
Da parte sua, l’Unione Americana delle Libertà Civili ha ricordato che è proibito per legge che il personale militare si incarichi delle leggi migratorie, e non esiste un’emergenza per giustificare tale spiegamento. 
 
“Trump ha scelto proprio prima delle elezioni di medio termine di obbligare i militari a spingere la sua agenda di paura e divisione contro l’immigrazione”, ha affermato Shaw Drake, consigliere dell’Unione Americana delle Libertà Civili, nella località confinante di El Paso, in Texas. 
 
Ig/dsa 

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