venerdì 26 Luglio 2024
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Ancora più denunce sull’appoggio statunitense ai terroristi in Siria

Damasco, 13 nov (Prensa Latina) Informazioni divulgate a Damasco offrono ancora più denunce e testimonianze sull'appoggio statunitense ai terroristi in Siria, tanto al nord come al sud del paese. 

 
Dati apportati dall’agenzia SANA indicano che almeno tre capi dell’Isis, sono stati trasportati dal villaggio di Al Swaidiya, nella provincia settentrionale di Hasaka verso un recapito non definito. 
 
Allo stesso tempo, altre relazioni dei giornalisti russi Igor Petrashevich e Roman Martinovich, dell’agenzia FAN, segnalano che nella base statunitense illegale di Al Tanef, si raggruppano più di mille appartenenti all’Isis. 
 
Ad Hasaka, gli Stati Uniti sono presenti illegalmente nelle zone di Sabah al Jair, Tell Tamer, Tel Baydar, Rimelan, Derek, Tabqa, Tell Samn, Ain Issa, Kobane, Jarablus e Manbij, in stretta collaborazione con le Forze Democratiche Siriane e gruppi curdi. 
 
Allo stesso modo, hanno precisato, mantengono continui attacchi aerei, all’est della città di Deir ez-Zor, che hanno lasciato più di 100 tra morti e feriti tra la popolazione civile, nelle ultime settimane. 
 
Così si conferma l’appoggio affinché l’Isis mantenga sotto controllo una zona di circa 20 chilometri quadrati tra il fiume Eufrate, giusto nelle vicinanze di Deir ez-Zor e della frontiera con l’Iraq, precisano le denunce. 
 
In questo senso, il capo della Direzione Politica dell’Esercito siriano, generale Hasan Ahmad Hasan, ha denunciato da poche ore che Washington ed i suoi alleati invece di lottare contro i terroristi offrono loro tutto l’appoggio possibile. 
 
Inoltre, i reporter russi hanno segnalato che ad Al Tanef, vicino alla frontiera con Giordania, gli statunitensi forniscono armi, approvvigionamenti ed altri strumenti a gruppi estremisti come il Nuovo Esercito Siriano, l’Esercito dei Leoni dell’Est, la Brigata del Martire Ahmad al Abdo, che si suppone siano formati da ex integranti dell’Isis. 
 
I dati divulgati sottolineano inoltre che circa cinque mila estremisti risiedono nel campo dei rifugiati di Al Rukban senza pagamento, mescolati con gli sfollati, che assaltano e derubano per mantenere un controllo effettivo. 
 
Nell’accampamento di Rubkan, i terroristi controllano i pozzi d’acqua, la vendono e negoziano con le poche forniture che arrivano sul posto, ubicate appena a 20 chilometri di Al Tanef. 
 
Inoltre, il Centro Russo per la Riconciliazione nella provincia siriana di Latakia ha precisato che la situazione in questo campo è quasi catastrofica, poiché gli Stati Uniti hanno chiuso l’accesso all’ONU ed a qualsiasi altra organizzazione umanitaria e bloccano qualunque tentativo delle forze governative ed a favore del governo siriano di avvicinarsi al campo. 
 
Ig/pgh   
 

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