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Il presidente Diaz-Canel risalta il lavoro dei medici cubani in Brasile

L'Avana, 14 nov (Prensa Latina) Il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, ha definito degno, professionista ed altruista il lavoro dei dottori del suo paese nel Programma Più Medici del Brasile, del quale le autorità cubane hanno annunciato oggi la chiusura. 

 
In un messaggio pubblicato nel suo account in Twitter @DiazCanelB, il mandatario ha esatto rispetto e difesa del servizio degli specialisti in Brasile, dopo che il presidente eletto di questo paese, Jair Bolsonaro, ha fatto riferimenti diretti, dispregiativi e minacciosi sulla presenza dei medici cubani. 
 
“#MaisMedicos Con dignità, profonda sensibilità, professionalità, impegno ed altruismo, i collaboratori cubani hanno prestato un prezioso servizio al #Brasil. Comportamenti con tale dimensione umana devono essere rispettati e difesi. #SomosCuba”, ha scritto Diaz-Canel. 
 
Il Ministero cubano di Salute Pubblica (Minsap) ha annunciato questo mercoledì che non continuerà nel Programma Più Medici del Brasile, davanti ai condizionamenti esposti dal presidente eletto del paese sud-americano, Jair Bolsonaro, per i professionisti dell’isola. 
 
In una dichiarazione, l’istituzione cubana ha spiegato che questa decisione è stata comunicata alla direttrice dell’Organizzazione Panamericana della Salute ed ai leader politici brasiliani che hanno fondato ed hanno difeso questa iniziativa che proporzionava servizi di salute alla popolazione povera del Brasile. 
 
Ha aggiunto che Bolsonaro, con riferimenti diretti, dispregiativi e minacciosi contro la presenza dei medici cubani, ha dichiarato e reiterato che modificherà termini e condizioni del Programma Più Medici senza contare con l’Organizzazione Panamericana della Salute e senza rispettare quanto convenuto con Cuba. 
 
Ha respinto che il mandatario eletto brasiliano ha criticato, inoltre, la preparazione dei professionisti della nazione caraibica e condizionasse la loro permanenza nel programma alla convalida del titolo e come unica via la contrattazione individuale. 
 
“Le modificazioni annunciate impongono condizioni inaccettabili e non compiono le garanzie concordate dall’inizio del Programma nel 2013, confermate nell’anno 2016, con la rinegoziazione del Termine di Cooperazione tra l’Organizzazione Panamericana della Salute ed il Ministero di Salute del Brasile e l’Accordo di Cooperazione tra l’Organizzazione Panamericana della Salute ed il Ministero di Salute Pubblica di Cuba”, ha affermato il Minsap. 
 
Ha considerato che queste condizioni rendono impossibile mantenere la presenza di professionisti cubani nel Programma. 
 
Il Minsap ha confermato l’impegno di Cuba coi principi solidali ed umanisti che hanno guidato la cooperazione medica cubana per 55 anni. 
 
D’accordo con l’organismo della maggiore delle Antille, l’iniziativa dell’allora presidentessa del Brasile, Dilma Rousseff, nella quale Cuba partecipa dal 2013, aveva il nobile proposito di assicurare l’attenzione medica alla maggiore quantità della popolazione brasiliana, in corrispondenza col principio di copertura sanitaria universale che promuove l’Organizzazione Mondiale della Salute. 
 
Ig/lrd

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