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La Rivoluzione cubana è il centro dei dibattiti in Clacso 2018

Buenos Aires, 21 nov (Prensa Latina) L'invincibile Rivoluzione cubana, sostenuta dal suo popolo per quasi 60 anni, faro per molti paesi del mondo, e la sua resistenza di fronte al costante assedio degli Stati Uniti, è il centro dei dibattiti di uno dei forum di Clacso 2018. 

 
In una strapiena sala del Centro della Cooperazione Floreal Gorini di questa capitale, pensatori, critici, analisti, riflettono con relazioni tutto quello che ha rappresentato e rappresenta questa gesta cubana sotto la leadership di Fidel Castro. 
 
Inaugurando la giornata, l’eroe e lottatore antiterrorista Gerardo Hernandez, ha ringraziato calorosamente che si dedichi nell’ottava conferenza del Consiglio Latinoamericano delle Scienze Sociali (Clacso) un omaggio alla Rivoluzione dalle differenti dimensioni che ha abbracciato questo processo di trasformazioni da gennaio del 1959. 
 
Emozionato per essere per la prima volta in Argentina, la patria del Che, Hernandez ha reso omaggio a Fidel, a pochi giorni dall’anniversario o della sua scomparsa fisica e dal suo passaggio all’immortalità nella memoria collettiva del nostro paese e degli uomini e donne che lottano per un mondo migliore, ha detto. 
 
La Rivoluzione, ha affermato, è un gran lascito per Cuba, la regione ed il mondo, e parlare di Fidel è ricordare anche all’autore intellettuale della sua gran opera, Josè Martì. 
 
L’eroe cubano ha sottolineato che Fidel ha il merito di avere portato ai concetti pratici essenziali del pensiero “martiano”, come l’uguaglianza, l’indipendentismo, il latino-americanismo. 
 
L’antimperialismo e soprattutto il profondo umanesimo che ha caratterizzato la sua immensa opera, ha aggiunto il famoso lottatore che ha anche reso gli onori al Che, uno dei grandi protagonisti di questo processo trionfante il 1º gennaio 1959. 
 
Il Che, ha osservato, c’insegnò il profondo senso della disciplina, la costanza, l’autocritica, la piena disposizione per assumere qualunque compito e la sensibilità davanti a qualsiasi ingiustizia. 
 
D’altra parte, ha invitato i conferenzieri ad analizzare il ruolo della gioventù cubana come uno degli attori più dinamici degli ultimi 60 anni. In questo forum, disse, converseremo anche su democrazia e diritti umani, temi molto manipolati e politicizzati nelle ultime decadi contro i paesi che difendono la loro sovranità. 
 
Per il lottatore cubano il forum costituisce una dimostrazione in più della validità e della forza della Rivoluzione cubana come processo in costante trasformazione in tutte le sfere ed anche nella sua proiezione esterna, profondamente antimperialista, solidale, latinoamericana e caraibica. 
 
Nell’incontro “Cuba in Rivoluzione” partecipa la direttrice dell’Istituto di Filosofia dell’Università de L’Avana, Georgina Alfonso, che ha presentato una relazione intitolata “La democrazia in Cuba: una messa a fuoco al suo componente partecipativo e rappresentativo”. 
 
Insieme a loro, sono presenti la direttrice “Istituto Superiore di Relazioni Internazionali di Cuba”, Isabel Allende e Josè Luis Rodriguez, del Centro di Investigazioni dell’Economia Mondiale, tra le altre voci dell’ampia delegazione di questa nazione caraibica. 
 
Ig/may 

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