martedì 3 Dicembre 2024
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Cineasti latinoamericani con sguardo attento su L’Avana

Prestigiosi registi ed artisti latinoamericani avranno da oggi uno sguardo attento nel 40º Festival del Nuovo Cinema de L'Avana, dove vari di loro detteranno conferenze importanti. 

 
Vari inoltre si integreranno al tradizionale appuntamento che celebra quattro decadi di vita, in qualità di concorrenti per i premi “Corales”.
 
Dalla nascita della Scuola Internazionale del Cinema e Televisione (EICTV) di San Antonio de los Baños, ad ovest della capitale cubana, numerose personalità della settima arte sono stati professori ed occasionalmente hanno offerto classi speciali. 
 
Nell’edizione che comincia questo giovedì e si estenderà fino al 16 dicembre, è molto significativo l’omaggio a Tomas Gutierrez Alea (Titon), una delle figure più prominenti del cinema cubano di tutti i tempi. 
 
Per rendere tributo a Titon (Memorias del subdesarrollo, Fresa y Chocolate, Guantanamera), si svilupperà uno stage nella quale parteciperanno il documentarista britannico Michael Chanan ed altri illustri specialisti della Francia, degli Stati Uniti e dell’America latina. 
 
Riconosciuti nel jet-set del momento, la messicana Ilse Salas ed il brasiliano Bruno Gagliasso saranno ospiti dell’appuntamento de L’Avana del Nuovo Cinema. 
 
Non meno illustri, cammineranno per questa città l’argentino Carlos Sorin e Tristan Bauer; il cileno Sergio Trabucco; e l’uruguaiano Alvaro Brechner (concorre con La noche de 12 años). 
 
Senza ancora confermare la loro presenza ci sono l’argentino Luis Puenzo (Oscar per La historia oficial), il portoricano Benicio del Toro (i due film sulla vita di Ernesto Che Guevara, Oscar per Traffic). 
 
Un altro invitato speciale al festival nella capitale cubana è il musicista e cineasta serbo Emiro Kusturica, con tre Palme d’Oro a Cannes (1985, 1989 e 1995) che presenterà il documentario El Pepe, una vida suprema (sulla vita dell’ex mandatario uruguaiano Josè Pepe Mujica). 
 
Verranno presentati vari esordi di produzioni nazionali, come il premiato Yuli, che abborda la vita del famoso ballerino Carlos Acosta, con la direzione della regista spagnola Lucia Bollain. 
 
Yuli, tuttavia, non concorrerà per il Premi Corales dell’evento, come neanche lo farà l’acclamata Roma, del messicano Alfonso Cuaron (Oscar per Gravity) che tratta la vita di una giovane lavoratrice domestica di origine mixteca. 
 
Gli amanti del cinema cubani scommettono su Inocencia, un film di Alejandro Gil che dirige uno sguardo profondo su un fatto storico e luttuoso per l’isola caraibica, la fucilazione di otto studenti di medicina da parte delle autorità coloniali spagnole. 
 
Le proposte nella lotta per i Corales hanno molte offerte interessanti nella competizione. Argentina, per non variare, è favorita con El Angel, basata su un fatto reale e con la direzione di Luis Ortega. 
 
I critici depositano i loro sguardi promettenti nella lizza dei premi su due registi della cinematografia della zona, il colombiano Ciro Guerra con Pajaros de verano; ed il cubano Fernando Perez, con Insumisas. 
 
Già con un percorso notevole nei circuiti internazionali, Las herederas (di Marcelo Martinessi, Paraguay), sicuramente non passerà inosservato a L’Avana. 
 
Fausto Triana, corrispondente di Prensa Latina in Cile 

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