venerdì 26 Luglio 2024
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Riconoscimenti per Cuba e per la sua Rivoluzione arrivano da diverse parti del mondo

Da diversi paesi dell'Africa, dell’America, dell’Asia e dell’Europa sono arrivati negli ultimi giorni a Cuba messaggi di riconoscimento e solidarietà per il 60º anniversario del trionfo della Rivoluzione dal 1º gennaio 1959. 

 
Capi di Stato, alti funzionari, legislatori ed attivisti hanno sottolineato il lascito della Rivoluzione e lo stimolo che ha rappresentato per decadi per quelli che difendono un mondo più giusto ed inclusivo. 
 
I presidenti della Bolivia, Evo Morales; Nicaragua, Daniel Ortega; e Venezuela, Nicolas Maduro, si sono congratulati per la vittoria ottenuta 60 anni fa da Fidel Castro. 
 
“Come oggi, nel 1959, col trionfo della Rivoluzione Cubana, è nata la luce di speranza e volontà invincibile per la liberazione dei popoli. Ci congratuliamo con la vittoria del comandante Fidel Castro e del valoroso popolo cubano sulla dittatura pro-imperialista di Fulgencio Batista”, ha scritto Morales nel suo account di Twitter. 
 
Da parte sua, Ortega ha descritto come un’ispirazione il trionfo del 1º gennaio dell’isola ed ha qualificato come eroico il popolo cubano nel suo messaggio teletrasmesso di fine d’anno. 
 
In Twitter, Maduro ha affermato che la maggiore delle Antille e la sua Rivoluzione rappresentano un esempio di resistenza e dignità davanti al mondo. 
 
Il leader venezuelano ha ricordato la figura di Fidel Castro ed il costante assedio politico ed economico degli Stati Uniti contro il popolo caraibico. 
 
Parlamentari come il paraguaiano Ricardo Canese, del Frente Guasú e membro del Parlasur, integranti dei Partiti Comunisti del Paraguay e Porto Rico, mezzi di stampa -tra questi il quotidiano messicano La Jornada – ed i vicepresidenti venezuelani Tareck El Aissami e Delcy Rodriguez si sono sommati al riconoscimento. 
 
La Rivoluzione cubana è stata la gran ispiratrice della sinistra mondiale ed in specifico di tutti i processi di cambiamento popolare nella regione, ha sottolineato Canese, che in un’intervista con Prensa Latina, ad Asuncion, ha affermato che questo processo ha sfidato l’impero ed ha mantenuto durante 60 anni i suoi principi ed i suoi valori. 
 
Il Partito Comunista Colombiano (PCC), il partito Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune ed il Movimento Colombiano di Solidarietà con Cuba hanno celebrato il 60º anniversario della Rivoluzione cubana come gran motivo di allegria, di speranza e di fiducia nella lotta e l’amicizia solidale tra i popoli.  
 
Dall’Europa, in Italia, il Circolo di Roma dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e l’organizzazione Patria Socialista hanno fatto riferimento alla Rivoluzione cubana “come esempio invincibile, che dimostra ogni giorno che il socialismo è l’unica strada possibile per la libertà e la giustizia. Con Fidel nel cuore, hasta la victoria siempre! Patria o Muerte!Venceremos!”. 
 
Dalla Russia, il presidente Vladimir Putin si è congratulato con il suo collega Miguel Diaz-Canel ed il primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, Raul Castro, per il trionfo della Rivoluzione nel suo nuovo anniversario. 
 
Putin ha affermato nei suoi messaggi che è fiducioso di una continuità del lavoro congiunto, nell’agenda bilaterale come nell’internazionale, ed ha trasmesso al Governo ed al popolo cubani i suoi auguri di benessere e prosperità. 
 
In Asia, il mandatario cinese, Xi Jinping, ha lodato i risultati dell’isola raggiunti a partire dal 1º gennaio 1959, mentre in Vietnam, il suo presidente e segretario generale del Partito Comunista, Nguyen Phu TrongM; ed il primo ministro, Nguyen Xuan Phuc, si sono congratulati con i leader cubani. 
 
Sempre nel continente asiatico, il leader della Repubblica Popolare Democratica della Corea, Kim Jong Un, ha dimostrato in una messaggio la sua gioia per le sei decadi di trionfi, vittorie e successi della Rivoluzione Cubana nella costruzione del socialismo. 
 
Dall’Africa, il presidente angolano, Joao Lourenzo, si è congratulato con Diaz-Canel per l’anniversario ed ha rimarcato -citato dai mezzi locali – che il suo paese considera molto importanti le relazioni multilaterali con l’isola. 
 
Waldo Mendiluza, giornalista di Prensa Latina 

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